Etiopia, immagini satellitari svelano truppe eritree in Tigray

di claudia

Le immagini satellitari mostrano numerosi movimenti delle forze militari eritree nelle città su entrambi i lati del confine settentrionale dell’Etiopia con l’Eritrea. Lo ha reso noto questa mattina Maxar Technologies Inc, una compagnia privata statunitense che analizza i dati forniti dai satelliti. L’agenzia Reuters ha rilanciato il report ma non ha potuto verificare in modo indipendente il contenuto delle immagini che mostrano l’attività militare segnalata all’indomani della ripresa dei combattimenti che il 24 agosto hanno posto fine a un cessate-il-fuoco di cinque mesi nella regione del Tigray, in Etiopia.

Le forze del Tigray hanno combattuto l’esercito federale etiope e i suoi alleati, comprese le truppe eritree e le milizie regionali di Amhara e Afar, nel corso di una guerra di quasi due anni.

Le immagini raccolte il 26 settembre mostrano forze militari, veicoli e posizioni di artiglieria nella città di Shiraro, vicino al confine settentrionale del Tigray con l’Eritrea, secondo Maxar Technologies. Le immagini dall’Eritrea sono state scattate il 19 settembre e mostrano il dispiegamento di armi pesanti nella città di Serha, vicino al confine con il Tigray. Le immagini satellitari sono una fonte preziosa perché la maggior parte delle comunicazioni con il Tigray sono interrotte da più di un anno.

Le forze del Tigray hanno dichiarato il 13 settembre che le truppe eritree, combattendo al fianco dei soldati etiopi, a un certo punto avevano preso il controllo di Shiraro, ma hanno anche dichiarato che il centro era stato ripreso dalle milizie tigrine. Il Fronte popolare di liberazione del Tigray (Tplf), il partito che guida il governo regionale del Tigray, ha anche accusato l’Eritrea di aver bombardato le città tigrine dal suo territorio nelle ultime settimane. Le autorità etiopi ed eritree non hanno risposto alle richieste di commento sui recenti combattimenti.

Le truppe eritree hanno sostenuto l’esercito etiope nelle prime fasi della guerra. Il governo eritreo non ha però mai confermato la sua partecipazione ai combattimenti dopo la rottura del cessate-il-fuoco, ma ha affermato all’inizio di questo mese che alcuni riservisti erano stati chiamati al servizio militare. Il portavoce del governo etiope, Legesse Tulu, il portavoce militare colonnello Getnet Adane e il portavoce del primo ministro Billene Seyoum non hanno risposto alle richieste di commento sulle immagini mercoledì. Anche il ministro dell’Informazione eritreo Yemane Gebremeskel e Getachew Reda, portavoce del Fronte di liberazione popolare del Tigray non hanno commentato.

Dal Sudan arriva la notizia che il Paese si è reso disponibile a mediare per porre fine al conflitto armato nel nord dell’Etiopia tra il governo federale e il Fronte di liberazione del popolo del Tigray (Tplf). Lo afferma una dichiarazione a margine dell’incontro tra il membro del Consiglio di sovranità del Sudan, il tenente generale Shams al-Din Kabbashi e l’inviata speciale dell’Unione europea per il Corno d’Africa, Annette Weber.

Nella nota, il Consiglio guidato dai militari invita le parti in guerra a unirsi al tavolo dei negoziati per raggiungere una soluzione politica per il conflitto, rendendosi disponibile a contribuire positivamente alla risoluzione del conflitto nell’interesse della stabilità regionale.

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