In diverse zone dell’Etiopia, nelle ultime settimane, si sono intensificati gli scontri tra le forze Fano, un gruppo armato regionale, e l’esercito governativo etiope. I combattimenti più intensi si sono verificati nei pressi di Debre Berhan, città situata a circa 120 km a nord della capitale Addis Abeba, lungo la strategica strada che collega la capitale alla città di Mekelle.
Secondo quanto riferito dall’Ethiopian Media Service, i combattimenti, iniziati nei giorni scorsi, hanno visto le forze Fano passare da una posizione difensiva a una di attacco, causando ingenti perdite all’esercito governativo, anche se il numero preciso delle vittime non è stato specificato. Le forze Fano hanno dichiarato di aver sventato diversi tentativi di invio di rinforzi da parte del governo, tendendo imboscate ai convogli militari diretti verso Debre Berhan.
Scontri significativi sono stati segnalati anche in altre regioni del Paese. Nella zona di Wollo, più a nord, le forze Fano avrebbero lanciato un’offensiva congiunta, prendendo il controllo di una posizione strategica. Anche in questo caso, le perdite subite dall’esercito governativo sarebbero state ingenti, ma non quantificate.
Nel Gojjam, i combattimenti sarebbero proseguiti per diversi giorni con l’impiego di unità meccanizzate da parte delle forze governative, senza tuttavia riuscire a respingere l’avanzata delle milizie Fano. Scontri sono stati segnalati anche nella zona di Semada, nel sud di Gondar, con gravi perdite per le forze governative.
Nonostante le difficoltà incontrate sul campo, il governo etiope ha dichiarato di aver inflitto pesanti perdite alle forze Fano e aveva annunciato l’intenzione di sconfiggere definitivamente il gruppo entro la fine del 2024. Tuttavia, fonti sul terreno indicano che le forze Fano controllano ancora oltre l’85% della regione di Amhara.
L’intensificarsi dei combattimenti in diverse regioni dell’Etiopia fa temere un’ulteriore escalation del conflitto, con gravi conseguenze per la popolazione civile e la stabilità del Paese.