Si è conclusa ieri, lunedì 4 maggio, la visita di due giorni del presidente dell’Eritrea Isaias Afewerki in Etiopia dove ha avuto un colloquio bilaterale con il premier etiope Abiy Ahmed dal quale è stato accolto all’arrivo all’aeroporto di Bole.
La riunione principale, volta a proseguire gli sforzi per l’attuazione dell’accordo di pace siglato nel luglio 2018, si è svolta in un ristorante di Addis Abeba e vi hanno preso parte anche l’ex premier etiope Hailemariam Desalegn e il presidente della regione di Oromia, Shimeles Abdissa. Ad accompagnare il presidente eritreo sano stati invece il ministro degli Esteri, Osman Saleh, e il consigliere presidenziale Yemane Ghebreab.
La lotta contro la pandemia da Covid-19, le relazioni bilaterali, le questioni regionali e l’invasione delle locuste sono stati i tre argomenti principali dei colloqui.
Inoltre, il primo ministro Ahmed, e il presidente eritreo Afewerki hanno inaugurato un progetto di irrigazione situato nello Stato regionale dell’Oromia che ha attualmente una capacità di sviluppo di 2.000 ettari di terreno che però possono essere potenziati fino a raggiungere i 15.000 ettari.
Quella della delegazione eritrea è l’ultima di una serie di visite reciproche effettuate dai leader dei due Paesi dopo la firma dello storico accordo di pace siglato ad Asmara il 9 luglio 2018.
Restano tuttavia diverse le questioni ancora irrisolte in vista della piena attuazione dell’accordo: fra queste, la più spinosa è quella della riapertura dei valichi di frontiera, oltre a quella della smilitarizzazione dei confini e dello status della città di Badme, oggetto di una disputa territoriale fra Asmara e Addis Abeba.