Secondo il governo regionale, nei due mesi in cui gli Stati Uniti e le Nazioni Unite hanno sospeso gli aiuti alimentari alla regione etiope del Tigray, sono morte almeno 728 persone.
“La maggior parte dei morti erano bambini, madri incinte e persone con condizioni di salute precarie”, ha detto Gebrehiwot Gebregziaher della Commissione per la gestione del rischio di disastri del Tigray ripreso dai media locali.
Secondo Gebrehiwot Gebregziaher, della Commissione per la gestione dei rischi di catastrofe del Tigray, USAid e il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite (Pam) hanno ufficialmente congelato gli aiuti ad aprile, dopo aver scoperto che le spedizioni venivano rubate e rivendute, ma in realtà molti tigrini sarebbero rimasti senza aiuti per molto più tempo.
La gente sente di “morire di carestia nell’oscurità anche se si dichiara al mondo [che] la pace è fiorita”, ha affermato Gebrehiwot, riferendosi all’accordo di pace stipulato a Pretoria nel novembre dello scorso anno tra il governo etiope e i ribelli del Tplf dopo due anni di guerra civile.