Sarà Abiy Ahmed il nuovo premier dell’Etiopia? Secondo un’indiscrezione di Herman Cohen, ex ambasciatore degli Stati Uniti, sarà proprio il leader dell’Oromo Peoples’ Democratic Organization (Opdo) a essere nominato a breve a capo dell’esecutivo. Con un tweet, l’ex diplomatico statunitense, un esperto di questioni politiche etiopiche, ha annunciato che la nomina di Abiy sarà preceduta da un voto in Parlamento che revocherà lo stato di emergenza imposto per placare le rivolte delle popolazioni oromo.
L’Opdo è uno dei quattro partiti che formano il Fronte di difesa rivoluzionario dell’Etiopia (Eprdf) al potere dagli anni Novanta. Abiy è stato recentemente eletto presidente del partito al posto di Lemme Megerssa, presidente dello Stato regionale dell’Oromia.
Proprio i deputati dell’Opdo hanno fatto pressioni affinché venga rimosso lo stato di emergenza. E, senza il loro voto, non si riuscirà né a nominare il nuovo premier né a rinnovare la misura di polizia che è stata imposta dal Consiglio dei ministri (ma che dev’essere ratificata dal parlamento).
È la seconda volta che in Etiopia viene applicato lo stato di emergenza. La prima volta è stata nell’ottobre 2016 ed è durata fino all’agosto 2017. Si è ricorso a questa misura al culmine delle proteste anti-governative che portarono a decine di morti.
La necessità di nominare un nuovo premier è scaturita dalle dimissioni di Hailemariam Desalegn a febbraio. Desalegn ha detto di aver lasciato il posto per consentire l’attuazione di riforme politiche e, con esse, la fine delle proteste che da mesi dilagano nelle regioni oromo e amhara.
