Etiopia, nel Tigray si insedia il governo guidato da Getachew Reda

di claudia
Getachew Reda

L’amministrazione ad interim della regione del Tigray, guidata da Getachew Reda, si è insediata a Macallè come previsto dall’Accordo di cessazione delle ostilità sottoscritto a Pretoria lo scorso novembre dopo due anni di conflitto nel nord dell’Etiopia. Secondo fonti del governo del Tigray citate da The East African, il nuovo governo presentato da Getachew sarebbe composto da 27 membri, tra cui due comandanti militari che hanno guidato le forze del Fronte popolare di liberazione del Tigray (Tplf) durante i due anni di conflitto. Si tratta dei generali Tsadkan Gebretensae e Tadesse Werede, che affiancheranno Getachew in qualità di vicepresidenti.

Tsadkan, ex capo di stato maggiore delle forze di difesa etiopiche, ritenuto uno degli artefici della rivolta del Tplf contro Addis Abeba, servirà nella segreteria di gabinetto per il decentramento e la democratizzazione, in qualità di vicepresidente. Da parte sua Tadesse guiderà la segreteria per la pace e la sicurezza, anche lui con l’incarico di vicepresidente.

La nuova amministrazione è subentrata a quella guidata da Debretsion Gebremichael, di cui Getachew era consigliere e portavoce. Secondo The EastAfrican il nuovo gabinetto è dominato dai membri del Tplf, ma include due membri di un partito di opposizione del Tigray, il National Congress of Great Tigray (Baytona). Nel suo intervento al passaggio di consegne, Debretsion ha affermato che il Tplf e tutto il popolo del Tigray “sosterranno l’amministrazione nell’adempiere alle proprie responsabilità per garantire una pace duratura e lo sviluppo della regione del Tigray e del suo popolo attraverso una lotta pacifica”. Da parte sua Getachew ha sottolineato che il governo regionale utilizzerà tutte le risorse a sua disposizione per garantire la sopravvivenza e la sicurezza della popolazione del Tigray.

L’accordo dello scorso novembre ha messo fine a un conflitto che ha interessato non solo il Tigray, ma anche le vicine regioni Amhara e Afar, e che ha causato oltre 600.000 morti e milioni di sfollati e rifugiati. Il Tplf e il governo di Addis Abeba hanno concordato di affidare la guida della regione a un’amministrazione ad interim fino allo svolgimento delle elezioni.

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