Etiopia: rifugiati somali, l’Unhcr lancia l’emergenza

di claudia
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La carenza di fondi sta rendendo difficile la situazione di oltre 100.000 rifugiati del Somaliland che hanno cercato rifugio nell’Etiopia orientale, una regione già alle prese con la siccità e lo sfollamento. A lanciare l’allarme nel fine settimana è stato l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr). Due mesi fa, l’Unhcr aveva chiesto, per assistere i rifugiati nella regione somala dell’Etiopia, 116 milioni di dollari. Finora, però, i donatori hanno raccolto solo il 2% di tale importo.

Da quando sono scoppiati i combattimenti tra le forze di sicurezza del Somaliland e i gruppi armati nella città di LasAnod a febbraio, oltre 100.000 residenti sono fuggiti dall’area verso la regione somala dell’Etiopia. L’urgenza di fornire medicinali salvavita, acqua e cibo agli sfollati è stata ostacolata dalla mancanza di fondi per le agenzie responsabili per i rifugiati. “Ogni giorno arrivano nel Paese più persone e la carenza di fondi sta seriamente ostacolando la nostra risposta sul campo”, si legge in una nota dell’Unhcr. L’Agenzia ha aggiunto che sta dirottando fondi da altre aree man mano che la situazione si deteriora.

Le comunità etiopi danno rifugio a circa l’80% dei rifugiati. “Altri si stanno rifugiando sotto gli alberi, affrontando i rischi di animali, rapine e violenze di genere”, ha dichiarato l’Unhcr, sottolineando la loro situazione precaria. “L’Etiopia sta affrontando molteplici emergenze con gravi carenze di finanziamenti. Il Paese dell’Africa orientale sta lottando per tenere il passo con i bisogni sempre crescenti degli sfollati in tutto il Paese”, afferma l’Unhcr.

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