Secondo il Fondo delle Nazioni unite per l’infanzia (Unicef), la peggiore siccità degli ultimi 40 anni nel Corno d’Africa sta invertendo decenni di progressi civili compiuti nella lotta ai matrimoni precoci e alle mutilazioni genitali femminili (mgf) in tutta l’Etiopia. Lo si apprende da un comunicato stampa diffuso da Unicef.
Nei primi quattro mesi di quest’anno i matrimoni precoci sono quasi triplicati nella provincia somala dell’Etiopia rispetto allo stesso periodo di tre anni fa e, in media, sono più che raddoppiati in tre province. Le famiglie più povere stanno scambiando le figlie femmine con le doti ottenendo un doppio vantaggio, in quanto con il matrimonio si liberano anche di una bocca da sfamare, decisioni che secondo quando detto da Andy Brooks, consigliere dell’Unicef per la protezione dei bambini per l’Africa orientale e meridionale, “le famiglie non stanno prendendo alla leggera”.
Ragazze di appena 12 anni sono costrette a sposare uomini cinque volte più grandi e c’è anche un aumento delle mutilazioni genitali femminili, che secondo Unicef sono un prerequisito per il matrimonio. Prima dell’impennata di quest’anno, il 40% delle ragazze nella regione si sposava sotto i 18 anni, in forte diminuzione rispetto al 70% di tre decenni fa. Ora tutti questi progressi vengono vanificati, anche perché le scuole chiudono e milioni di bambini abbandonano gli studi.