L’Etiopia ha dichiarato lo stato di emergenza nella parte meridionale dello Stato regionale di Amhara. In una dichiarazione, il ministero della Difesa ha detto che la misura si è resa necessaria dopo le violenze verificatesi nel Nord Shoa e nella zona speciale di Oromo negli ultimi tre giorni.
Secondo fonti citate dall’emittente al-Jazeera, gli scontri nella zona hanno provocato più di 300 vittime dal 19 marzo quando un leader di etnia oromo è stato ucciso a colpi di arma da fuoco fuori da una moschea, scatenando scontri tra le forze di sicurezza amhara e civili oromo.
Il primo ministro Abiy Ahmed è sottoposto a crescenti pressioni per affrontare la violenza amhara. Abiy è salito al potere nel 2018 dopo diversi anni di proteste antigovernative organizzate dai giovani amhara e oromo. Gli analisti pensavano che il nuovo premier potesse limitare le violenze che, al contrario, sono proseguite e potrebbero ulteriormente aumentare in vista delle elezioni nazionali del 5 giugno.