Etiopia: strage nella regione del Benishangul-Gumuz

di claudia

Almeno 53 persone sono morte nell’Etiopia occidentale dopo che un gruppo armato non identificato ha attaccato un convoglio civile e la sua scorta militare nella regione di Benishangul-Gumuz. Nell’incidente sarebbero morti venti soldati, tre civili e 30 aggressori. Altre undici persone sarebbero state uccise il giorno successivo, tra cui una che è stata bruciata viva. Lo scontro si sarebbe verificato all’inizio di marzo ma la Commissione etiope per i diritti umani lo ha reso noto solo nel fine settimana.

La Commissione ha indagato sull’incidente dopo che un video, che ha iniziato a circolare sui social media, mostrava uomini armati, alcuni in uniforme militare, che usavano un bastone per spingere un uomo su una pila di corpi in fiamme dopo che aveva tentato di scappare.

Secondo la Commissione, i soldati del governo hanno fermato un autobus, fatto scendere otto civili di etnia tigrina che erano appena stati rilasciati dal carcere e li hanno accusati di aver orchestrato l’attacco del giorno precedente. Gli agenti di sicurezza hanno arrestato e picchiato gli uomini, poi hanno sparato loro, insieme a due uomini del gruppo etnico locale gumuz, e hanno bruciato i loro corpi, ha detto la commissione. Le autorità governative hanno annunciato un’indagine per far luce sulle vicende.

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