Il leader dell’Esercito di liberazione oromo (Ola), designato da Addis Abeba come organizzazione terroristica, ha annunciato oggi di aver stretto un’alleanza militare con le forze del Fronte popolare di liberazione del Tigray (Tplf), impegnate dallo scorso novembre in un conflitto con il governo. “L’unica soluzione ora è rovesciare questo governo con le armi, parlando la lingua che vogliono sentire”, ha detto Kumsa Diriba in un’intervista rilasciata all’Associated Press all’indomani dell’appello alla mobilitazione nazionale lanciato dal premier Abiy Ahmed per “liberare l’Etiopia dal gruppo terroristico Tplf e garantire pace e unità al Paese”. “Abbiamo concordato un grado di intesa per cooperare contro lo stesso nemico, in particolare in ambito militare”, ha aggiunto il leader oromo, riferendo di condivisione di informazioni sul campo di battaglia e di scontri condotti in simultanea, ma non fianco a fianco, anche se “c’è la possibilità che possa accadere”.
Il gruppo Ola si è staccato lo scorso anno dal partito Oromo Liberation Front e punta all’autodeterminazione per il popolo oromo, primo gruppo etnico del Paese. Ola e Tplf sono stati inseriti dal governo nella lista delle organizzazioni terroristiche lo scorso maggio. Il leader oromo ha ammesso che stringere l’alleanza con il Tplf, principale forza di governo in Etiopia dal 1991 al 2018, accusata di aver alimentato tensioni etniche, duramente contestata proprio dagli oromo nelle manifestazioni di piazza che hanno portato Abiy al potere nel 2018, ha richiesto una riflessione: “Sono state commesse così tante atrocità” contro il popolo Oromo, ma l’Ola ha deciso che era possibile lavorare con il Tplf, anche se rimangono dubbi. “Spero che il Tplf abbia imparato una lezione – ha aggiunto – non credo che commetterà gli stessi errori a meno che non sia fuori di testa. Se succederà, ci sarà il caos in Etiopia e potrebbe crollare come stato”. Kumsa ha riferito di colloqui in corso tra il Tplf anche con altri gruppi, che potrebbero emergere a breve: “Ci sarà una grande coalizione contro il regime”.
Ieri il premier ha annunciato di aver ordinato “alle forze di difesa, alle forze speciali regionali e alle milizie di mettere fine una volta per tutte alla distruzione portata dall’organizzazione terroristica del Tplf”, dopo che questa ha respinto il cessate il fuoco unilaterale dichiarato dal governo a fine giugno nel Tigray e ha attaccato le vicine regioni Amhara e Afar. Abiy ha quindi invitato tutti i maggiorenni a unirsi alle forze armate e tutta la popolazione a impegnarsi al fianco dei militari contro il Tplf, rimarcando che “la battaglia non è contro il Tigray, ma contro le forze terroristiche, per liberare il popolo del Tigray e tutta l’Etiopia dal gruppo terroristico Tplf”.