Il segretario esecutivo dell’Autorità intergovernativa per lo sviluppo (Igad), Workneh Gebeyehu, è giunto ieri a Macallè, capoluogo della regione del Tigray, per il lancio ufficiale del meccanismo congiunto di monitoraggio e verifica previsto dall’accordo per la cessazione delle ostilità nel nord dell’Etiopia, firmato il 2 novembre scorso dal Fronte popolare di liberazione del Tigray (Tplf) e dal governo di Addis Abeba dopo due anni di conflitto. Stando a quanto riferito dai media etiopici, a Macallè erano presenti anche l’ex presidente del Kenya, Uhuru Kenyatta, e altri partecipanti al processo di pace.
L’inviato speciale dell’Unione Africana (Ua), Olusegun Obasanjo, ha confermato che l’assistenza umanitaria di emergenza viene fornita nella regione del Tigray e che i servizi di base sono iniziati. Lo riferiscono i media locali, citando le dichiarazioni dell’ex-presidente nigeriano Obasanjo, secondo il quale “a seguito dell’accordo di pace, gli aiuti umanitari di emergenza sono stati ampiamente forniti nella regione del Tigray e sono stati avviati i servizi di base”.
Obasanjo, scrive l’emittente radiotelevisiva di Stato etiopica Fana, “ha apprezzato l’impegno del governo per riprendere i servizi di base nel Tigray e rendere accessibili gli aiuti umanitari; e ha ringraziato i leader di entrambe le parti per l’ottimo lavoro svolto per l’accordo di pace”.