Fabrizio Floris, con laurea in Economia all’Università di Torino e dottorato di ricerca in Sociologia dei fenomeni territoriali e internazionali, è membro della cooperativa “Labins, laboratorio di innovazione sociale”. Ha svolto insegnamenti presso diversi atenei istituti, tra cui Antropologia economica presso l’Università di Torino. È stato consulente per l’area delle politiche sociali della Compagnia di San Paolo e coordinatore di una struttura di accoglienza per senza dimora. Suo principale campo d’interesse sono gli insediamenti informali, in Italia come in Africa. Scrive per Il manifesto, Vita, Nigrizia e altre testate. Tra i suoi libri: Periferie esistenziali (Robin, 2018), Eccessi di città. Baraccopoli, campi profughi e periferie psichedeliche (Paoline, 2007), Baracche e burattini? La città-slum di Korogocho in Kenya (L’Harmattan Italia, 2003), e contributi in opere collettive, tra cui il recente “La violenza del luogo. Isole di città che non comunicano” in Aggressività e violenza. Fenomeni e dinamiche di un’epoca spaventata (FrancoAngeli, 2017).
ARTICOLI
17 febbraio 2020 È morto un dittatore, ma noi lo piangiamo
14 ottobre 2019 Ma Naomi non lo sa
6 settembre A KIbera si corre per la vita
10 luglio 2019 Land grabbing, il furto delle terre
29 maggio 2019 Zahra, conosciuta a Kakuma
19 maggio 2019 Soyinka e i “no”alla violenza
13 maggio 2019 Se le nostre idee incontrano l’Africa
26 novembre 2018 Camerun, eternamente Biya. Però…
8 agosto 2018 Per brevità chiamata Africa
18 luglio 2018 La sindrome di Precious
24 giugno 2018 La poligamia come welfare
18 giugno 2018 Essere “neet” in Kenya