Da parte di madre è un tuareg di una tribù nomade del sud dell’Algeria, non lontano dal confine con il Mali. Italiano, emiliano per essere precisi, da parte di suo padre.
Con i Tinariwen ha suonato in innumerevoli situazioni informali, a casa loro, nei matrimoni tamashek, o anche semplicemente in mezzo al deserto prima di dormire. Ma è stato “adottato” anche da altri gruppi tamasheq, come i Tartit e i Terakaft.
Per questo lavoro solista, Faris Amine, ha collaborato con Leo Bud Welch, un’artista americano ottantenne dell’area del Mississippi. L’ennesima conferma che il blues non ha confini.