Lagos è la nuova frontiera della moda africana, mentre Nairobi è il posto perfetto per mixare riciclo, lusso ecreatività. Casablanca assomiglia a una spugna: assorbe gli influssi provenienti da Europa, Africa subsahariana e mondo arabo, senza smarrire però la sua anima. E Johannesburg? Un caleidoscopio di stili e fenomenologie differenti, che prendono vita nei suoi quartieri e sobborghi: Soweto, Alexandra, Yeoville, Maboneng…
Fino al 9 gennaio, al Tropenmuseum di Amsterdam si potrà andare alla scoperta di queste quattro vivaci e sorprendenti “città della moda” e incontrarne, fotograficamente parlando, i protagonisti.
Come la leggendaria designer di tessuti Nike Davies Okundaye, che vedete in foto: nella capitale economica della Nigeria ha dato vita al Nike Art Centres, facendone un polo di formazione e creatività al servizio delle donne e della ricerca.
O come lostilista John Kaveke, che dal cuore del Kenya ha fatto partire la sua battagliaper trasformare il kanga in un prodotto di lusso. O il collettivo the Sartists, interprete autorevole dello street style sudafricano.
Curatrice della mostra, la giornalista anglo-eritrea Hannah Azieb Pool, che ha lavorato a stretto contatto con la collega Helen Jennings, pioniera nella comunicazione dell’African fashion.
Sito web: www.tropenmuseum.nl
(Stefania Ragusa)