Si chiama «The Walking Egg» (l’uovo che cammina) la tecnica low cost per far nascere i bambini sperimentata per la prima volta con successo in Ghana. Un bambino di 3,3 kg è nato ad Accra da una coppia che da otto anni cercava di avere un figlio, ma non riusciva a concepire con i metodi naturali.
La tecnica consente la fecondazione dello sperma e dell’ovulo al di fuori del corpo umano per un periodo tra i due e i cinque giorni. L’uovo fecondato viene quindi posizionato nel grembo materno e, se «attecchisce», parte una normale gravidanza. Questa tecnologia è stata sviluppata nel 2014 dal professor Willem Ombelet, un medico specialista in fertilità dell’Istituto Genk in Belgio.
Fin da subito, il professore ha cercato di elaborare un sistema di fecondazione in vitro semplice ed economico per aiutare le coppie con problemi di fertilità nei Paesi in via di sviluppo in cui le risorse non sono disponibili. Utilizzando questo metodo, sono nati 89 bambini sani in Belgio, Paesi Bassi e Germania. Ma nessuno in Africa. Fino a qualche giorno fa quando la donna ghaniana ha dato alla luce il suo piccolo.
In Ghana, la tecnologia è stata introdotta nel 2015 dopo una conferenza sulla fertilità. La coppia che ha avuto il bambino aveva già provato altre tecniche, sempre senza successo. Solo al terzo tentativo con il nuovo metodo la donna è riuscita a rimanere incinta e a portare a termine la gravidanza. Attualmente, un secondo bambino è stato concepito grazie a questa tecnologia e presto verrà alla luce da un’altra donna ghaniana incinta di 7 mesi.
Non tutto è stato semplice però. Il professore belga ha dichiarato di aver trovato sulla sua strada numerosi ostacoli di carattere amministrativo (riconoscimento della sua struttura), commerciale (i dazi elevati sull’importazione di attrezzature) e l’opposizione dalle istituzioni sanitarie che utilizzano le tecniche tradizionali di fecondazione in vitro. La tecnologia «The Walking Egg» costa meno di un terzo rispetto alle tecniche tradizionali.