Festival del cinema Africano, d’Asia e America Latina, ecco i film premiati

di claudia

di Annamaria Gallone

Si è da poco chiuso il sipario sulla 32°edizione del FESCAAAL, il Festival di cinema africano, d’Asia e d’America Latina. Un successo a detta della critica, degli ospiti presenti e del pubblico quest’anno più numeroso rispetto alla scorsa edizione, quando ancora era forte il timore della pandemia. Il Festival è rimasto comunque ibrido, con la possibilità di seguire la maggior parte dei programmi in streaming e l’ora del tè, con le interviste ai registi, su Facebook.

La sera del 25 marzo ha avuto luogo la cerimonia di chiusura con la premiazione dei film scelti dalle diverse giurie. Ve li elenco con le motivazioni della scelta. Cominciamo dai Premi ufficiali.

Premio al Miglior film Concorso CORTOMETRAGGI AFRICANI

Mistida di Falcão Nhaga | Portogallo | 2022 | 30′ (foto di apertura) Con la sua capacità di delineare un mondo sempre in movimento attraverso una regia rigorosa, il film riflette sulle immagini, sui rapporti tra le persone, sul tempo. La città si fonde con lo spirito dei protagonisti, le salite e le discese delle strade si specchiano nelle difficoltà di ogni giorno. Una storia di quotidianità trattenuta che rivela uno sguardo maturo e promettente. 

Il regista di questo film è giovanissimo, 21 anni, ha studiato alla prestigiosa scuola di cinema di Lisbona da cui sono usciti maestri come Pedro Costa e ha mostrato un talento che fa presagire un futuro di successo.

Menzione speciale

Bazigaga di Jo Ingabire Moys | Francia, Regno Unito, Belgio | 2022 | 27′
Per l’intensità di una prova attoriale che dà voce alla lotta femminile e per la capacità di condensare nel formato del corto la complessità di uno scontro culturale.

Bazigaga 

Premio della critica SNCCI al Miglior film Concorso EXTR’A

Go, Friend, Go di Gabriele LicchelliAndrea SettembriniFrancesco Lorusso | Italia, Regno Unito, Germania | 2022 | 68′
Per l’essenzialità di sguardo con cui i registi, senza forzature e con sincera empatia, hanno dato occhi, respiro e senso alle motivazioni dei migranti che affrontano la rotta balcanica. Per aver mostrato con chiarezza la violenza e il paradosso delle regole del “game” e l’ipocrisia delle politiche dei respingimenti.

Menzione speciale

N’en parlons plus di Cecile KhindriaVittorio Moroni | Italia, Francia | 2022 | 76′
Per aver riportato alla luce un contesto di violenza e segregazione dimenticato o rimosso, seguito all’indipendenza dell’Algeria. Un gesto prezioso di restituzione di memoria familiare e di riscrittura della Storia dal punto di vista dei “vinti”.

Premio Multimedia San Paolo / Telenova

Il premio consiste nell’acquisizione dei diritti di distribuzione home-video in Italia di un cortometraggio africano.

A.O.C di Sami Sydali  Tunisia 2022 / 18’

Per la capacità di raccontare con ironia e irriverenza il processo di “francesizzazione” attuato sui migranti che ottengono la cittadinanza dallo Stato francese. Una critica brillante e divertente sull’identità e sul senso di appartenenza, che rende comprensibile l’argomento ad un pubblico di ogni età.

Un film irresistibile, di chiara denuncia del post colonialismo francese, con un ragazzino attore nato e un regista molto dotato e anche simpaticissimo.

Sur la tombe de mon père 

Premio CINIT

Sur la tombe de mon père di Jawahine Zentar | Francia, Marocco | 2022 | 24′

Per la profondità del racconto, autenticamente drammatico, che intreccia le esigenze della tradizione con quelle della giovane generazione. Per la lucida determinazione con cui la protagonista si batte per avere concessi quei diritti che alle donne sono negati a causa di retaggi culturali e religiosi. Per l’ottima regia, che guida con abile discrezione e intelligenza i rapporti familiari, sino alla scelta finale, coraggiosa e responsabile.

Premio John Cabot University

Battima di Federico Demattè | Italia | 2022 | 17′

La sottigliezza nel trasmettere il messaggio del pregiudizio razziale è la magia di questo film. Senza sfruttare o glorificare il dolore degli afroamericani, il film mostra l’esperienza di essere neri in una società monorazziale e monoetnica. Il protagonista attira l’attenzione su di sé semplicemente esistendo. Una conversazione sull’alienazione e l’iper-visibilità viene portata al pubblico e ci viene chiesto quale sia il prezzo della negritudine in spazi “dove non appartiene.

Premio ACEC – Diocesi di Milano

Abdelinho di Hicham Aiouch /Marocco/ 2022/100’

Attraverso il genere della commedia surreale e un linguaggio originale e accattivante, questo film riesce a proporre importanti interrogativi che riguardano tutti noi. Il regista ci invita a farci carico della nostra società, a proporre uno sviluppo che abbia come primo interesse il bene e l’accettazione dell’altro. Una menzione particolare va alla capacità del film di osservare il mondo dei media con complessità: la televisione come un megafono che si fa strumento, anche, di unione e ispirazione.

Una volta tanto una commedia divertente che “castigat ridendo mores”, con un personaggio incredibile, innamorato della sua Maria, la star di una telenovela brasiliana.

Il pubblico ha riso e pianto, si è emozionato, ha scoperto tante nuove realtà ha votato il suo film preferito. Su tutti, ha trionfato Harvest moon di Amarsaikhan Baljinnyam, che esplora il mondo interiore di un bambino e di un uomo e il loro rapporto con i loro padri ambientato in Mongolia, con immagini naturali di un’ineffabile bellezza.

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