Si è appena conclusa la trentesima edizione del Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina, che quest’anno si è svolta interamente online, a causa della pandemia. Ecco i film premiati dalle giurie, tra i quali spiccano i cortometraggi africani.
di Annamaria Gallone
La 30° edizione del FESCAAAL di Milano si è felicemente conclusa il 28 marzo. La mia grande delusione, come direttrice artistica del Festival insieme ad Alessandra Speciale, era che, nonostante fosse stato ritardato di un anno sperando di poterlo fare in presenza, il Festival dovesse svolgersi ancora interamente con modalità on line, venendo meno il contatto diretto con gli invitati e il pubblico. Invece abbiamo dovuto ricrederci. Grazie a una buona regia tecnologica la selezione dei 50 film ha potuto essere vista in tutta Italia, allargando così il nostro pubblico e, a differenza di tanti altri Festival, siamo riusciti anche a parlare con i registi e gli spettatori durante l’ora del tè e i Q&A. È stato emozionante dialogare con gli autori nei 3 continenti e il pubblico ci ha seguito con grande interesse.
Abbiamo ricevuto tantissimi complimenti e congratulazioni e anche le giurie hanno confessato di aver avuto molta difficoltà a decidere chi premiare e infatti la giuria dei lungometraggi, tutta al femminile, composta da Michela Occhipinti, regista (Italia) – Presidente; Hinde Boujemaa, regista (Tunisia); Beatriz Seigner, sceneggiatrice e regista (Brasile) ha deciso di attribuire ex equo il Premio del Comune di Milano, del valore di 8000 euro a LINA FROM LIMA di Maria Paz Gonzalez (Cile/Argentina/Perù, 2019, 83’) e SOFTIE di Sam Soko (Kenya, 2020, 96’) con la seguente motivazione: “Dopo una riunione di giuria lunga e appassionante, che ci ha fatto fare pensieri e riflessioni profonde su tutti i bellissimi film che sono parte della selezione, abbiamo deciso di assegnare il premio ex aequo, non perché non ci siamo trovate d’accordo, ma proprio perché la qualità dei film era molto alta e tra due film, che ci hanno toccato profondamente, è stato impossibile scegliere e lasciare uno indietro. Per due storie di grande impatto, ricche di livelli narrativi e di temi universali; per la capacità di mostrare la realtà nella poesia e la posai nella realtà; per la complessità dei due personaggi protagonisti – di cui ci siamo innamorate – e per la ricchezza nel ritrarre anche i personaggi secondari in maniera piena e sensibile.”
Premio Miglior Cortometraggio Africano
Anche i cortometraggi africani sono stati molto apprezzati dalla giuria dei giornalisti, composta da Egle Santolini, La Stampa – Presidente; Davide Turrini, ilfattoquotidiano.it; Akim Zejjari, Sky, ha assegnato il Premio Miglior Cortometraggio Africano del valore di 2.000 euro a DA YIE di Anthony Nti del Ghana“Per il senso emozionante del dramma, il rispetto dei personaggi bambini, la poesia nell’uso della macchina con cui delinea in 20 minuti una storia di dolorosa attualità.” La giuria ha assegnato inoltre una Menzione Speciale ai film TRUE STORY del tunisino Amine Laknech e a MACHINI di Tétshim e Frank Mukunday (Repubblica Democratica del Congo/Belgio). Alla sezione dei cortometraggi africani diamo una particolare importanza perché svela quelli che potranno essere i futuri talenti. Spesso, dopo averli individuati in questa sezione, li abbiamo accompagnati in tutta la loro carriera e si sono affermati universalmente, come Idrissa Ouédraogo o Abderrahmane Sissako.
La stessa giuria dei giornalisti ha assegnato il premio del CONCORSO EXTR’A, del valore di 1000 euro riservato agli Italiani che ci raccontano lo sguardo sui tre Continenti, a LOS OCEANOS SON LOS VERDADEROS CONTINENTES di Tommaso Santambrogio, ambientato a Cuba, con la seguente motivazione: “Per la sensibilità e l’immediatezza anti-retorica che gli permettono di analizzare sentimenti complessi come la nostalgia e il distacco dai luoghi e dagli amori” mentre una Menzione Speciale è stata attribuita a KUFID di Elia Moutamid (Italia, 2020).
Il Premio Del Pubblico è stato assegnato al film NUESTRA MADRES di César Diaz (Guatemala/ Belgio/ Francia, 2019), il Premio SIGNIS (OCIC e UNDA) al film ADAM di Maryam Touzani (Marocco) con una menzione speciale a Lina From Lina di Marìa Paz Gonzàlez (Cile/Argentina/Perù, 2019, 83’). Il Premio CINIT è andato al film THIS IS MY NIGHT di Yusuf Noaman (Egitto, 2019).
Come dicevo, la formula on line è riuscita con grande successo e quindi ci proponiamo, se l’anno prossimo sarà possibile, di fare il festival in presenza, ma di pensare una formula “anfibia”, che permetta anche di allargarlo al pubblico di tutta Italia.
(Annamaria Gallone, autrice dell’articolo, sarà relatrice del seminario organizzato dalla rivista Africa, “Schermi d’Africa”, in programma a Milano e in streaming l’8 e 9 Maggio 2021. Per info e prenotazioni, clicca qui)
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