La Federazione internazionale delle associazioni di calcio (Fifa) ha inflitto una squalifica a vita all’ex allenatore della nazionale Under-17 del Gabon, Patrick Assoumou Eyi, riconosciuto colpevole di abusi sessuali su diversi giocatori tra il 2006 e il 2021. Oltre alla radiazione, Eyi è stato condannato a pagare una multa di 1 milione di franchi svizzeri (circa 1,13 milioni di dollari).
L’organizzazione internazionale dei calciatori Fifpro ha accolto con favore la decisione, sottolineando che è il frutto di oltre tre anni di pressioni da parte della società civile, dei media e della stessa Fifpro per ottenere giustizia. Tuttavia, il sindacato dei giocatori ha ribadito che la sola punizione individuale non è sufficiente e ha chiesto una revisione approfondita della governance del calcio gabonese.
“Questo caso dimostra la natura sistemica del problema: si può sanzionare un singolo individuo, ma il sistema che ha permesso che tutto ciò accadesse rimane invariato”, ha dichiarato Fifpro in un comunicato.
Rémy Ebanega, presidente del sindacato dei calciatori del Gabon, ha denunciato come gli abusi fossero noti all’interno del calcio gabonese da tempo, ma che molte figure di potere abbiano preferito ignorare la situazione. “Chiudere un occhio di fronte agli abusi rappresenta una violazione chiara dei regolamenti Fifa. Ora ci aspettiamo una revisione completa della Federazione calcistica del Gabon per valutarne l’idoneità a governare il calcio nel Paese”, ha affermato.
