Firmato un memorandum Rca-Ciad per la sicurezza delle frontiere

di claudia
ciad centrafrica

Il Ciad e la Repubblica centrafricana (Rca) hanno firmato un memorandum d’intesa volto a creare una “forza mista di sicurezza delle frontiere”. Lo ha annunciato il ministero degli Affari esteri ciadiano sulla sua pagina Facebook, seguito da un annuncio simile da parte del governo centrafricano.

Questo accordo è stato siglato dai ministri della Difesa dei due Paesi dopo quattro giorni di riunione congiunta tenutasi a Bangui: Ciad e Repubblica centrafricana, che condividono un confine di quasi 1.200 chilometri, hanno firmato tre progetti di accordi relativi alla sicurezza, alla risoluzione dei conflitti e al rimpatrio dei rifugiati.

La Rca aveva già firmato la settimana scorsa un accordo simile con un altro dei suoi vicini, la Repubblica democratica del Congo (Rdc), accordo volto a rafforzare la sicurezza nelle zone di confine (oltre 1.500 chilometri, principalmente lungo il fiume Oubangui). Ad aprile, le autorità centrafricane hanno presentato un “piano nazionale per la gestione delle zone di frontiera” volto a rafforzare la stabilità del Paese, in particolare con una “strategia bilaterale con alcuni Paesi vicini”. Durante la presentazione, il capo della missione Onu per la stabilizzazione nella Repubblica centrafricana (Minusca), Valentine Rugwabiza, ha citato la volontà del governo centrafricano di “gestire i propri confini e contribuire a ripristinare l’autorità dello Stato a Bangui e nell’entroterra”.

In realtà, sono mesi ormai che Rca e Ciad si parlano in materia di sicurezza: la riapertura del confine con il Ciad, chiuso da oltre 10 anni e avvenuta a maggio, è stata infatti mediata dagli specialisti russi del gruppo Wagner, come confermato anche dal governo centrafricano durante un brief con la stampa il 30 maggio scorso: “Questa apertura è stata resa possibile grazie al lavoro ben svolto. All’inizio le trattative erano molto difficili ma gli alleati russi hanno chiarito che questo confine non verrà più utilizzato per destabilizzare la situazione nella Repubblica centrafricana. La partnership della Repubblica centrafricana con la Federazione Russa rafforza la posizione del nostro Paese” disse all’epoca il portavoce del presidente centrafricano Faustin Archange Touadera, Albert Yaloke Mokpem. Inoltre, dopo la riapertura del confine con il Ciad e la promessa di collaborare nel settore della sicurezza transfrontaliera, è stata avviata un’operazione militare su larga scala nel nord della Repubblica centrafricana, lungo il confine ciadiano, che vede coinvolti militari di entrambi i paesi e gli ausiliari russi del gruppo Wagner.

La Repubblica Centrafricana, uno dei paesi più poveri del continente africano e afflitto da un susseguirsi di guerre civili, colpi di stato e regimi autoritari fin dalla sua indipendenza dalla Francia nel 1960, è preda di guerriglie multiformi guidate da ribelli e gruppi armati.

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