«Mi piace costruire mobili, perché, oltre che lavorare il legno, so che questo significa plasmare il mio futuro. Ora ne sono certo: voglio diventare un bravo falegname». Tampo Sarive ha 18 anni, tre dei quali ha trascorsi a fare il mendicante. Da un anno, però, è tornato a sorridere grazie a Simba Ngai (in lingua locale “Sostienimi, dammi una mano”), centro giovanile con sede a Kinshasa presso il quale ragazzi di strada, ragazze madri e giovani provenienti da famiglie povere possono frequentare corsi di falegnameria, meccanica, sartoria, estetista e parrucchiere, ai quali seguirà un inserimento nel mondo del lavoro tramite stage.
«Molte famiglie non riescono a mantenere o a seguire adeguatamente i figli, che così si perdono nei sobborghi della capitale. Il fatto che i giovani lavorino diventa quindi fondamentale per il loro futuro», spiega Richard Voka, direttore del centro sociale. Per informazioni e donazioni: richard_voka@yahoo.fr
(Valentina Giulia Milani)