Forte terremoto in Marocco, centinaia le vittime

di Valentina Milani

Almeno 800 morti e mille feriti è il bilancio del terremoto che ha colpito questa notte il Marocco centrale, nella regione di Marrakech, con una magnitudo di 7 sulla scala Richter. Il bilancio delle vittime, aggiornato dalle autorità, è purtroppo però provvisorio e potrebbe peggiorare ancora (le prime stime parlavano di 300 morti).

I media locali riferiscono che le prime scosse sono state avvertite esattamente alle 23.11 ora locale. L’epicentro del terremoto si trova a sud-ovest della città turistica di Marrakech, 320 km a sud della capitale Rabat, secondo il Servizio geofisico statunitense (Usgs). Il Centro nazionale di ricerca scientifica e tecnica (Cnrst), con sede a Rabat, ha dichiarato che il terremoto ha misurato 7 gradi della scala Richter e che il suo epicentro è stato localizzato nella provincia di Al-Haouz, 50 km a sud-ovest di Marrakech

Secondo i media marocchini, questo è il terremoto più potente che abbia colpito il Paese fino ad oggi. Dopo aver riportato un bilancio iniziale di 296 morti e 153 feriti, il ministero dell’Interno ha rivisto al rialzo queste cifre all’inizio della mattinata, come si temeva: il terremoto ha infatti ucciso almeno 632 persone e ne ha ferite 329, di cui 51 in gravi condizioni.

Citando fonti mediche, il sito di notizie Médias24 ha riferito di un “afflusso massiccio” di feriti negli ospedali di Marrakech. I feriti stanno affluendo da tutta la regione all’ospedale universitario di Marrakech, la struttura principale della zona, riferisce Radio France Internationale (Rfi).

Il centro regionale per le trasfusioni di sangue di Marrakech ha invitato i residenti a recarsi sabato nei suoi locali per donare il sangue e aiutare i feriti.

Ouarzazate, Azilal, Chichaoua e Taroudant sono state le città più colpite della provincia, ma il terremoto è stato avvertito fino a Casablanca e Rabat. Un’ondata di ansia ha attraversato il Paese. Molti marocchini hanno lasciato le loro case durante la notte per evitare di trovarsi in casa se gli edifici fossero crollati.

Sui social network sono iniziati a circolare video, molti dei quali girati a Marrakech e nella regione circostante. Mostrano un’improvvisa interruzione di corrente, il panico e i primi soccorsi alle vittime tra frane e macerie. La moschea Kharbouch nella famosa piazza Jemaa el-Fna è crollata, mentre le antiche mura della Medina, patrimonio mondiale dell’Unesco, sono state colpite.

Mentre le prime notizie sono emerse da Marrakech, è più difficile accertare la situazione nelle zone rurali e montuose. Qui le case tradizionali sono costruite in pietra e argilla e si temono danni ingenti. I media locali riferiscono che le persone sono intrappolate sotto le macerie. Il ministero dell’Interno ha dichiarato che sarà fatto tutto il possibile per aiutare le persone colpite.

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