Francia – Bollorè ufficialmente indagato

di Enrico Casale
Vincent Bollorè

Le autorità giudiziarie francesi hanno iscritto Vincent Bollorè nel registro degli indagati con l’accusa di corruzione di funzionari pubblici stranieri. Il magnate bretone, azionista di Tim, Mediaset e Mediobanca, è coinvolto in una vicenda legata a concessioni portuali in Togo e Guinea. Dopo 36 ore di fermo al polo anticorruzione di Parigi, il miliardario si è presentato davanti ai giudici che hanno preso la decisione.

Bollorè rigetta le accuse come infondate e afferma che ora potrà finalmente visionare il fascicolo che si riferisce a fatti a lui sconosciuti e a cui è estraneo. L’imprenditore smentisce irregolarità e afferma che la sua azione in Africa si è svolta nella più «completa trasparenza». Il gruppo Bolloré aveva già smentito «formalmente» di aver commesso «irregolarità» in Africa attraverso la sua filiale africana Sdv Afrique. Le prestazioni oggetto dell’inchiesta della giustizia francese sono state «realizzate in completa trasparenza» e l’odierna audizione di Vincent Bolloré «permetterà di chiarire in modo utile alla giustizia queste questioni già oggetto di una expertise indipendente che ha concluso la perfetta regolarità delle operazioni».

I giudici stanno indagando su un possibile utilizzo della società di comunicazione Havas per ottenere nel 2010 la gestione dei porti di Conakry, in Guinea e Lomé, in Togo. L’ipotesi è che Havas abbia fornito consulenze e consigli per sostenere l’arrivo al potere di alcuni dirigenti africani in cambio delle concessioni sui porti.

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