Venerdì in Gabon per la prima volta si è tenuto un consiglio dei ministri senza la presenza del presidente Ali Bongo Ondimba che è stato sostituito dal suo vice Pierre-Claver Maganga Moussavou. La cosa è stata resa possibile grazie a un intervento della Corte costituzionale gabonese, la quale mercoledì sera ha sbloccato lo stallo istituzionale dovuto alla prolungata malattia del presidente Ali Bongo. I giudici hanno modificato la Costituzione aggiungendo un comma all’articolo 13 che riguarda il potere vacante per affrontare la situazione di “indisponibilità temporanea” del Capo dello Stato, riporta Rfi.
Le speculazioni sullo stato di salute di Bongo sono aumentate dopo tre settimane di silenzio del presidente, ricoverato in ospedale nella capitale dell’Arabia Saudita Riyad dal 24 ottobre, probabilmente in seguito ad un ictus, secondo le indiscrezioni più credibili. La clausola inserita: “In caso di indisponibilità temporanea del presidente (…) certe funzioni (…) saranno eseguite dal vicepresidente o dal primo ministro di comune accordo, su autorizzazione della Corte costituzionale”.
L’obiettivo è stato quello di evitare di aprire una procedura di “posto vacante” iniziando un periodo di transizione diretto dal presidente del Senato e l’organizzazione di elezioni entro 60 giorni. In questo modo, dunque, il massimo tribunale gabonese ha autorizzato Moussavou a presiedere la riunione di gabinetto. I ministri, infatti, non si sono più riuniti dopo l’incidente che ha colpito Bongo, e le decisioni chiave sono rimaste sospese a lungo.
A chiedere l’intervento della Corte costituzionale era stato nei giorni scorsi il primo ministro Emmanuel Issoze Ngondet, anche in seguito alla pressione del partito d’opposizione Union Nationale (UN).
La Coalition pour la nouvelle République guidata da Jean Ping e i gruppi della società civile hanno però reagito furiosamente alla decisione dei giudici, accusandoli di illegalità e assimilando a “un colpo di stato costituzionale” la mossa della presidente del tribunale, Marie-Madeleine Mborantsuo, stretta alleata di Bongo e, prima, di suo padre Omar, al potere per quasi 42 anni fino alla sua morte nel 2009.
Intanto venerdì il portavoce del governo Guy-Bertrand Mapangou ha dato un aggiornamento sullo stato di salute del presidente gabonese in un’intervista su Jeune Afrique, affermando che “si sente sempre meglio” e che il governo “ha ripreso a lavorare dando continuità allo Stato”.