Almeno due morti e diversi feriti a Libreville, capitale del Gabon, nell’assalto della polizia alla sede di Jean Ping, lo sfidante del Presidente Ali Bongo Ondimba, alle elezioni presidenziali, dopo l’annuncio della vittoria di quest’ultimo nelle scrutinio del 27 agosto.
Il 30 agosto la Commissione elettorale aveva annunciato la vittoria di Bongo con il 49,80% dei voti davanti a Jean Ping che aveva ottenuto il 48,23%. Quest’ultimo ha chiesto la riconta delle schede elettorali. La Francia, l’Unione Europea e gli Stati Uniti hanno chiesto la pubblicazione dei risultati di tutti i circa 2.500 seggi.
Dall’annuncio della sconfitta di Ping nella capitale gabonese si sono avuti saccheggi e scontri tra dimostranti e forze dell’ordine, culminati nell’assalto al palazzo dell’Assemblea Nazionale che è stato incendiato. Le vie principali di Libreville portano i segni degli scontri, con automobili incendiate, i resti delle barricate e i segni degli edifici attaccati. Polizia e gendarmeria pattugliano con i blindati la capitale mentre le linee telefoniche e i collegamenti Internet sono stati tagliati.
La polizia ha giustificato l’assalto alla sede di Ping affermando che vi avevano trovato rifugio i responsabili dell’incendio dell’Assemblea Nazionale.
Alla vigilia delle votazioni mons. Mathieu Madega Lebouakehan, vescovo di Mouila e Presidente della Conferenza Episcopale del Gabon, aveva invitato tutti a considerare il voto “come un avvenimento importante che resterà impresso negli annali della storia, e per il quale il Paese ha bisogno dell’aiuto di Dio”. La Chiesa aveva organizzato fino al 26 agosto la preghiera del Rosario in tutte le parrocchie per chiedere l’intercessione di Maria, seguita da una Messa per invocare la pace e il perdono per tutti gli abitanti del Paese.
(02/09/2016 Fonte: Fides)
Gabon – L’opposizione insorge, la polizia interviene duramente
3,K