L’oppositore gabonese Jean Ping mette in guardia: un nuovo passo falso della corte costituzionale potrebbe causare profonda instabilità nel Paese. Ping ha chiesto ai giudici il riconteggio dei voti delle presidenziali nella provincia di Haut-Ogooué, feudo del presidente Ali Bongo Ondimba, e un’inchiesta internazionale sulle morti negli scontri post-elettorali. “Se il popolo gabonese non si riconoscerà nella decisione della Corte Costituzionale – ha affermato Ping – io sarò al suo fianco, al fianco del popolo gabonese per chiedere il rispetto dell’articolo 9 della costituzione secondo il quale l’elezione presidenziale è vinta dal candidato che ottiene più voti”. Davanti a oltre 200 sostenitori nel suo quartier generale a Libreville, Ping ha però espresso la mancanza di fiducia nella Corte per i suoi legami con il presidente Ali Bongo. Quest’ultimo, in un’intervista a una radio francese, ha a sua volta accusato l’avversario di brogli nel suo feudo elettorale e ha aggiunto: “Ho già mostrato di essere un democratico; sono favorevole all’esame del caso da parte della Corte Costituzionale affinché questa possa confermare la mia elezione. È quanto mi aspetto”. La corte costituzionale ha due settimane per pronunciarsi. Dopo la vittoria di misura del presidente uscente al voto del 27 agost, sono scoppiati scontri nei quali sono morte sei persone secondo un bilancio ufficiale. Tra cinquanta e cento secondo Ping.
(10/09/2016 Fonte: EuroNews)
Gabon – Ping presenta ricorso per i riconteggio, ma non si fida dei giudici
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