Gambia, le associazioni chiedono maggiore inclusione per le persone con disabilità

di claudia

Muhammed Krubally, difensore dei diritti delle persone con disabilità e presidente della Federazione dei disabili in Gambia, chiede una maggiore inclusione e la piena attuazione del disegno di legge sulla disabilità 2020, che ha acquisito slancio dopo essere stato approvato dal presidente. “Il disegno di legge è stato approvato all’unanimità dai membri dell’assemblea nazionale e approvato anche dal presidente della repubblica”, ha affermato Krubally. “La Federazione dei disabili del Gambia sta lavorando alla divulgazione e all’attuazione del suddetto disegno di legge”.

Krubally sottolinea tuttavia che la sua federazione è preoccupata rispetto all’attuazione del disegno di legge. “Ci aspettiamo che il governo, le organizzazioni non governative, i parastatali, i singoli cittadini e le altre autorità rispettino e sostengano tutti i diritti fondamentali che sono delineati in questo particolare disegno di legge”. Il Gambia è stato uno dei firmatari della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità (Crpd) e del suo Protocollo facoltativo il 7 luglio 2015.
Con l’articolo 35 della Crpd, gli Stati si impegnano a riferire sull’applicazione della legge e la situazione del Paese entro due anni dall’accettazione della Convenzione e, successivamente, ogni quattro anni. Il Gambia, dopo aver ratificato la convenzione nel 2015, avrebbe dovuto presentare il suo rapporto iniziale nel 2017. Tuttavia, ad oggi, nessun rapporto è stato presentato al comitato sui diritti delle persone con disabilità.

“Il nostro appello all’azione per le persone con disabilità è, prima di tutto, garantire un approccio alla disabilità basato sui diritti umani in Gambia. In secondo luogo, per facilitare la partecipazione e l’inclusione delle persone con disabilità, in particolare quelle sottorappresentate, come donne e bambini, e per garantire che la partecipazione e l’inclusione si estendano non solo alle aree urbane ma anche alle aree rurali dove vive ancora oggi la maggior parte dei gambiani” ha affermato Yvonne Masarakufa, responsabile delle Nazioni Unite per i diritti umani.

Il Gambia non ha condotto alcun recente sondaggio nazionale sulla disabilità. L’ultima indagine risale al 1998, e ha rivelato che il tasso di prevalenza della disabilità complessiva era dell’1,6% della popolazione. Questo dà il tasso di prevalenza nazionale per genere del 17,4 e 13,9 per cento 1000 della popolazione per maschi e femmine. Pertanto, la prevalenza complessiva della disabilità in Gambia, secondo i risultati del censimento della popolazione e delle abitazioni del 2013, è dell’1,2 percento rispetto al 2,4 percento del 2003.
“Ci sono sempre difficoltà per le persone con disabilità ad accedere ai servizi sanitari in questo Paese perché la maggior parte delle strutture non sono accessibili ai disabili, specialmente quelle su sedia a rotelle”, ha evidenziato Yahya Bajo, presidente dell’Unione nazionale per i giovani disabili.

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