Gambia: per ora restano vietate le mutilazioni genitali femminili, ma si attende la votazione

di claudia

 Il presidente del Gambia, Adama Barrow, ha assicurato che il suo governo continuerà a far rispettare il divieto di escissione, la mutilazione genitale femminile (Fgm), nonostante il Parlamento di Banjul abbia approvato un disegno di legge che abroga il divieto.

Il testo è attualmente all’esame di una Commissione parlamentare, che dovrà pronunciarsi prima della votazione finale, e nei prossimi giorni è attesa la sua relazione: se il Parlamento adottasse il testo, secondo l’Onu, il Gambia diventerebbe il primo Paese al mondo ad abrogare il divieto Fgm.

“In attesa dell’esito, il governo resta impegnato a sostenere il divieto di mutilazione genitale femminile” ha detto il presidente Barrow in un discorso sullo stato della nazione, trasmesso in televisione e sui social network, ma non ha espresso un giudizio sul disegno di legge anti-Fgm. Barrow è attualmente sotto forti pressioni da un lato da parte della comunità internazionale, che invoca il mantenimento del divieto e dall’altro da parte di gambiani che vedono questa pratica come una tradizione morale per molti di loro.

Il Gambia è uno dei dieci Paesi al mondo in cui le Fgm sono più diffuse: secondo i dati dell’Unicef, il 73% delle donne e delle ragazze tra i 15 e i 49 anni hanno subito questa pratica.

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