Il Sudan ha condannato l’Etiopia per aver avviato la produzione di energia nel bacino della Grande diga del millennio (Gerd) senza aver prima raggiunto un accordo con le nazioni a valle. Secondo Khartoum, Addis Abeba ha compiuto “una mossa unilaterale” che ha violato gli impegni internazionali.
“Il Sudan ha sempre sottolineato il suo rifiuto di tutte le misure unilaterali in merito al riempimento e al funzionamento della Gerd”, ha affermato in una dichiarazione il portavoce sudanese, Omar Kamel che ha aggiunto che la mossa etiope è stata “una violazione fondamentale” dei suoi impegni. Anche l’altra nazione a valle, l’Egitto, si è detta aspramente contraria all’avvio della produzione di energia elettrica.
Dal 2011 si sono tenuti diversi cicli di incontri per raggiungere un accordo vincolante per i tra Paesi, ma non si è riuscito a raggiungere alcuna intesa. Addis Abeba considera il progetto della diga – che una volta completata sarà la più grande dell’Africa – come essenziale per il suo sviluppo. L’Egitto, che dipende dal Nilo per circa il 97% della sua irrigazione e dell’acqua potabile dal grande fiume, vede lo sbarramento come una minaccia esistenziale alla sua stessa sopravvivenza. Il Sudan invece spera che lo sbarramento regoli le inondazioni annuali, ma teme che le sue stesse dighe vengano danneggiate.
Sull’inizio della produzione di energia elettrica da parte dell’Etiopia dalla Grande diga del millennio (Gerd) si è espresso Fekahmed Negash, un noto esperto di acqua interpellato dal sito All Africa, il quale ne ha dichiarato la conformità alla Dichiarazione di Principi (DoP) firmata da Etiopia, Egitto e Sudan nel 2015. “L’inizio della generazione di energia elettrica dal Gerd è conforme al DoP”, ha affermato. A suo parere, l’inizio della produzione di energia smentisce l’affermazione dei Paesi a valle secondo la quale l’avvio delle turbine ridurrà la quantità di acqua a valle.
Secondo Fekahmed Negash, la Dichiarazione di Principi firmata tra i tre Paesi non prevede che l’Etiopia non possa generare energia dalla Gerd.