Addis Abeba ha annunciato ieri l’entrata in funzione della seconda turbina della Grand Ethiopian Renaissance Dam (Gerd) per la produzione di energia elettrica. Secondo quanto riportato dai media locali, la seconda turbina, capace di generare 375 megawatt di elettricità, è stata avviata alla presenza del premier Abiy Ahmed e della presidente Sahlework Zewde.
La prima turbina della diga era entrata in funzione lo scorso febbraio. La Gerd è al centro da anni di forti tensioni, e di negoziati, tra Etiopia, Egitto e Sudan: Il Cairo teme che il riempimento e il funzionamento della Gerd possa ridurre il suo approvvigionamento di acqua del Nilo, mentre Khartoum teme l’impatto della diga sui flussi di acqua verso le proprie dighe. I due Paesi hanno chiesto un accordo vincolante ad Addis Abeba su riempimento e funzionamento della diga. Da parte loro le autorità etiopiche hanno più volte sottolineato il ruolo essenziale della diga per lo sviluppo del Paese, assicurando che non avrà alcun impatto negativo sui Paesi a valle del Nilo Azzurro.
Posizione ribadita anche oggi dal premier durante la cerimonia: “Noi intendiamo solo generare energia e cambiare le condizioni di vita del nostro popolo; abbiamo fatto grande attenzione per non arrecare danno ai nostri fratelli e sorelle a valle, e a valle non si è verificata carenza d’acqua”.