Un altro Paese africano rischia di cadere nel caos a seguito delle elezioni. Questa volta tocca al Ghana. Con il 51,59% delle preferenze e 6,7 milioni di voti raccolti il presidente uscente Nana Akufo-Addo ha battuto John Mahama del National Democratic Congress (fermo al 47,6%) conquistando quindi la riconferma. L’opposizione però non ha accettato il responso comunicato dalla commissione elettorale agitando lo spettro dei brogli. Gli osservatori locali e internazionali, dal canto loro, hanno riferito che le elezioni sono state trasparenti, libere ed eque.
A risultato ormai raggiunto (da segnalare l’alta affluenza alle urne e i festeggiamenti per le strade del Paese), nel suo discorso alla Nazione il presidente Nana Akufo-Addo ha promesso di migliorare gli standard di vita dei ghanesi, a cui ha chiesto unità. Appello arrivato dopo giorni di tensione: nonostante il patto di non violenza firmato dai candidati, stando al report della National Election Security Taskforce, unità della polizia dedicata al monitoraggio delle elezioni, almeno cinque persone sono rimaste uccise e altre 17 ferite in una serie di scontri iniziati lunedì scorso. Ventuno in totale gli episodi di violenza registrati nelle ultime ore in diverse aree del Ghana. Le cinque vittime sono decedute a causa di spari da armi da fuoco.