Lo sceicco emiratino Ahmed Dalmook Al Maktoum, uomo d’affari con sede a Dubai che era stato contattato dal ministero della Salute del Ghana per l’acquisto di 300.000 dosi del vaccino Sputnik V, ha rimborsato 2.470.000 dollari al Ghana. I media ghanesi riferiscono di avere potuto visionare i documenti che attestano il versamento sul conto bancario del governo. Al Maktoum sarebbe a sua volta in attesa di una ricevuta, da parte del Ghana, che sancisca la chiusura della vicenda almeno sul versante emiratino.
Il Ghana aveva già preso in consegna 20.000 delle 300.000 dosi di vaccino previste. Al Maktoum era stato pagato $ 2.850.000 per i suoi servizi su un previsto $ 5.700.000. Il ministro ghanese della Salute, Kwaku Agyeman-Manu, è stato preso di mira a causa di questa transazione e attualmente è “in congedo”.
La controversia è iniziata quando un quotidiano norvegese ha riferito che il governo stava utilizzando i servizi di intermediari per procurarsi 3,4 milioni di dosi di vaccini Sputnik-V russi, pagandoli tuttavia $ 19 oltre al prezzo di fabbrica originale di $ 10. Ciò ha indotto le richieste per l’abrogazione del contratto di appalto.
Il ministro Agyeman-Manu, responsabile della transazione, aveva affermato che lo Stato non aveva effettuato alcun pagamento per il vaccino e la correttezza dell’operazione era stata rivendicata anche dalla maggioranza di governo, ma gli accertamenti successivi rivelato un quadro diverso.
La una commissione parlamentare istituita per sondare l’accordo ha indicato che i 2.850.000 dollari che rappresentano il 50% dei 5.700.000 dollari dovuti allo sceicco Maktoum per la fornitura di 300.000 dosi di vaccino Sputnik V erano stati effettivamente pagati, sebbene fossero state consegnate solo 20.000 dosi. Il contratto, secondo il ministro della Sanità del Ghana, è stato cancellato dallo stesso sceicco Al Maktoum per il mancato rispetto del suo obbligo.
La commissione parlamentare istituita per sondare l’accordo ha evidenziato che il ministero della Salute non aveva ricevuto l’approvazione del governo per l’accordo. Il ministero della Salute avrebbe anche violato la costituzione non cercando l’approvazione parlamentare per l’accordo. Inoltre, l’Autorità per gli appalti pubblici nonaveva richiesto l’approvazione del proprio Consiglio prima della firma degli Accordi.
Il ministro delle Finanze era stato incaricato di prendere provvedimenti per recuperare i soldi già versati allo sceicco Al Maktoum. Il comitato, però, non ha delineato sanzioni esplicite per il ministro della Salute. Questi risultati sono stati contenuti in un rapporto di 29 pagine.
A seguito delle rivelazioni, sono fioccate richieste di dimissioni per Agyeman-Manu da tutte le parti. Il principale partito di opposizione, il Congresso Nazionale Democratico, è fermamente convinto che il ministro debba dimettersi ma chiede che anche il ministero delle Finanze si assuma le sue responsabilità. L’hashtag #AgyemanManuMustGo sta facendo tendenza sui social media e i ghanesi chiedono al ministro di lasciare il suo portafoglio a causa del suo ruolo nell’accordo, ma diverse associazioni hanno evidenziato che non si può ridurre la faccenda alla negligenza di uno solo.
Agyeman-Manu ha ricevuto un certo sostegno dai membri del governo e dai legislatori. Il ministro delle Finanze, Ken Ofori-Atta, ad esempio, ha detto che Agyeman-Manu stava facendo del suo meglio per garantire i vaccini per il paese. Il vice leader della maggioranza e il presidente del comitato che ha indagato sull’affare fallito, Alexander Afenyo-Markin, hanno inoltre affermato che non sarebbe necessario intraprendere azioni punitive contro il ministro della Sanità. Il presidente della Repubblica Nana Akufo-Addo è intervenuto dopo giorni di silenzio provando a sdrammatizzare con qualche battuta e sottolineando la sofferenza del ministro. Agyeman-Manu, in congedo, continua a tacere.
(Stefania Ragusa)