I parlamentari del Ghana hanno chiesto l’apertura di un’indagine sulla presunta brutalità di alcuni militari contro i giovani di Garu, nel nord-est del Ghana, affinché i responsabili vengano denunciati e perseguiti. Ieri un gruppo di soldati ha fatto irruzione nella comunità di Garu in quella che molti media ghanesi e internazionali definiscono “una rappresaglia”, a seguito di un’aggressione contro alcuni ufficiali dell’intelligence nazionale che si trovano nella zona nell’ambito della lotta al terrorismo transfrontaliero.
I deputati delle circoscrizioni di Garu e Tempane, promotori dell’iniziativa, hanno condannato gli attacchi e chiedono l’immediato ritiro dei militari dalla zona. Chiedono inoltre che i giovani arrestati vengano rilasciati e che coloro che sono rimasti feriti durante le fasi concitate degli scontri e degli arresti vengano risarciti dal governo.
Sui social media sono state condivise immagini e filmati piuttosto inequivocabili, con decine di giovani feriti, anche con lacerazioni sul corpo, e con i volti gonfi per le botte. I feriti stanno attualmente ricevendo cure presso l’ospedale distrettuale di Garu, che secondo i media locali è sommerso dalle richieste. Alcuni giovani sarebbero addirittura fuggiti dalla zona per paura di essere arrestati e subire abusi da parte dei militari.
Il ministero della Sicurezza nazionale del Ghana ha negato le accuse: l’operazione di sicurezza, spiega in una nota ufficiale, è stata lanciata per sequestrare le armi utilizzate da un gruppo di vigilanti per attaccare i militari la scorsa settimana.