di Valentina Milani
Rappresentanti tecnici di alto livello provenienti da 27 Paesi sono in questi giorni riuniti ad Accra per dialogare sulla gestione efficace della migrazione internazionale e interna. I partecipanti provengono da agenzie governative competenti di Paesi che fanno parte di un patto globale per una migrazione sicura, ordinata e regolare (Gcm), Champions Country Initiative in Africa, Stati arabi, Europa, America Latina e Caraibi.
Adottato dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 19 dicembre 2018, il Gcm è un quadro che cerca di affrontare tutte le dimensioni della migrazione internazionale in modo olistico e completo.
L’incontro di tre giorni, che si è aperto ieri ad Accra, fa seguito a un precedente dialogo svoltosi nel gennaio 2023 a Rabat, in Marocco. È stato organizzato dalla Rete regionale delle Nazioni Unite sulle migrazioni in Africa occidentale e centrale, in collaborazione con il governo.
Tra i temi in discussione vi sono la raccolta dei dati – promuovendo passi concreti per una maggiore condivisione delle informazioni a livello interregionale per accelerare l’attuazione dell’Agcm; la garanzia di protezione dei migranti attraverso la collaborazione interregionale, il rafforzamento delle risposte al traffico di migranti, il coordinamento degli sforzi per combattere la tratta di persone e la prevenzione della perdita di vite umane e di opportunità per il futuro; i percorsi regolari come motore per lo sviluppo e la protezione e la collaborazione interregionale.
Dalla stampa locale si apprende che il ministro dell’Interno, Ambrose Dery, ha dichiarato che l’incontro serve come misura provvisoria per la gestione della migrazione nel Paese e ha fornito una piattaforma per il dialogo e la collaborazione tra gli attori della migrazione. Ha aggiunto che la migrazione è stata integrata nel quadro delle politiche di sviluppo del Paese e che si sono tenute ampie consultazioni con le parti interessate per formalizzare il piano di attuazione nazionale del Gcm nel Paese.
Dery ha quindi esortato i partecipanti a concentrarsi sulla creazione di giusti partenariati per l’attuazione del compact in linea con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs).
Il Coordinatore nazionale residente delle Nazioni Unite, Charles Abani, ha da parte sua affermato che finché le parti interessate considereranno la migrazione come un problema e non come un fattore di soluzione, gli attori chiave faticheranno ad affrontare efficacemente le sfide della migrazione e a coglierne le opportunità di sviluppo. Per costruire la coesione sociale e la pace – ha affermato – “è necessario che tutti accolgano positivamente la migrazione”.