Ghana: vicepresidente, si prospettano tempi duri per Paese

di Enrico Casale

Il vicepresidente del Ghana, Mahamudu Bawumia, ha avvertito che si prospettano tempi duri per il Paese, che sta cercando di ottenere un salvataggio da parte del Fondo monetario internazionale, a causa dell’impennata dell’inflazione, che a giugno ha raggiunto il 29,8%, segnando un picco da 18 anni.

“Se da un lato speriamo in una rapida fine della guerra in Ucraina, dall’altro dobbiamo capire che le cose potrebbero peggiorare prima di migliorare. Dobbiamo prepararci a questo”, ha dichiarato Bawumia ai giornalisti. “Il compito immediato è quello di ripristinare la sostenibilità fiscale e del debito, attraverso misure sulle entrate e sulle spese e riforme strutturali”.

Una missione del personale del Fmi ha concluso mercoledì una visita in Ghana per valutare la situazione economica del Paese e discutere il pacchetto di aiuti. “Il Ghana sta affrontando una difficile situazione economica e sociale in un contesto globale sempre più difficile. La situazione fiscale e debitoria è gravemente peggiorata a seguito della pandemia. Allo stesso tempo, le preoccupazioni degli investitori hanno innescato declassamenti del rating del credito, deflussi di capitali, perdita di accesso al mercato esterno e aumento degli oneri finanziari interni”, si legge in una dichiarazione ufficiale del capo delegazione Fmi Carlo Sdralevich.

“Inoltre, lo shock economico globale causato dalla guerra in Ucraina sta colpendo il Ghana in un momento in cui il Paese si sta ancora riprendendo dallo shock pandemico, con margini di manovra limitati. Questi sviluppi negativi hanno contribuito a rallentare la crescita economica, all’accumulo di fatture non pagate, a un ampio deprezzamento del tasso di cambio e a un’impennata dell’inflazione”.

Il team dell’Fmi ha avuto le discussioni iniziali su un pacchetto di riforme completo per “ripristinare la stabilità macroeconomica e ancorare la sostenibilità del debito” e ha ribadito l’impegno del Fondo a sostegno del Ghana.

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