Gibuti ha confermato la presenza di un ghepardo selvatico sul proprio territorio. Lo riferiscono i media locali, precisando che si tratta di una scoperta significativa, dato che il ghepardo era scomparso da questa regione da più di 30 anni.
L’animale è stato visto e la sua presenza documentata da alcune foto-trappole posizionate da una missione scientifica di mappatura della biodiversità di Gibuti finanziata da Banca Mondiale e realizzata da un gruppo di associazioni e università internazionali e africane.
Nonostante la scoperta, i ricercatori hanno comunque avvertito che sono necessarie ulteriori ricerche per valutare la possibilità di popolazioni di ghepardi in Djibouti, sottolineando che le informazioni in possesso al momento non consentono di comprendere se si è davanti ad un individuo vagante, oppure davanti al segno della presenza di una popolazione di ghepardi nel paese.
Un tempo diffusi in gran parte dell’Africa e del sud-ovest asiatico, i ghepardi si trovano ora solo nel 9% del loro habitat tradizionale. Questa rapida contrazione, insieme ad altri fattori come la bassa variabilità genetica, ha portato i ricercatori a suggerire un cambiamento nello status di conservazione del ghepardo nella Lista Rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, da “vulnerabile” a “in pericolo”.
