Si è concluso con una cerimonia all’Accademia di Polizia Idriss Farah Abaneh, a Gibuti, il 18° corso di formazione della polizia somala, condotto dai Carabinieri italiani. Le reclute addestrate sono state 93, tra cui sei donne. L’obiettivo dell’addestramento – ricorda la stampa gibutina – è stato quello di migliorare le competenze della polizia somala così da poter operare in un contesto complesso come quello della Somalia dove intanto il governo sta provando a riprendere il controllo del territorio.
La cerimonia è iniziata con una rassegna delle truppe da parte del ministro dell’Interno, Said Nouh Hassan, del Direttore Generale della Polizia Nazionale, Colonnello Abdourahman Ali Kahin, del Generale di Brigata Osman Abdillahi Mohamed, Vice Capo delle Forze di Polizia Somale, e del Comandante della 2ª Brigata Mobile dei Carabinieri italiani, il generale Stefano Iasson.
Alla cerimonia di chiusura hanno partecipato il ministro dell’Agricoltura, dell’Acqua, della Pesca e dell’Allevamento, Mohamed Ahmed Awaleh, il ministro del Decentramento, Kassim Haroun Ali, il Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate, Generale Zakaria Cheick Ibrahim, e l’Ambasciatore somalo a Gibuti, Salad Ali Jeelle.
La formazione, impartita da istruttori italiani e gibutini, si è svolta nell’arco di 11 settimane. Durante queste 11 settimane, gli agenti di polizia somali sono stati addestrati alla protezione di personaggi pubblici, all’ordine pubblico e alle varie tecniche di indagine sulla scena del crimine.