Gibuti: imbarcazione di migranti naufragata

di Valentina Milani

I resti di un’imbarcazione carica di migranti naufragata al largo della costa nord-orientale di Gibuti. Non si hanno notizie di sopravvissuti. Tragedie simili sono frequenti in questo braccio di mare. Negli ultimi cinque anni, più di un milione di persone (per lo più somali, etiopi ed eritrei) hanno attraversato le pericolose acque del Golfo di Aden e il Mar Rosso per raggiungere lo Yemen. Dal 2015 più di diecimila migranti sono morti durante l’attraversata, ma il bilancio reale delle vittime degli affondamenti potrebbe essere molto più pesante, secondo le stime dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim). La gran parte dei migranti del Corno d’Africa aspira a trovare lavoro tra i grattacieli di Dubai, i cantieri delle nuove grandi moschee dell’Arabia Saudita e quelli degli stadi per i mondiali del 2022 in Qatar. Chi riesce ad approdare alle coste yemenite deve attraversare un territorio insidioso, sconvolto da una guerra sanguinosa e da una terribile crisi umanitaria, dove non è raro finire nelle mani di miliziani e trafficanti che catturano e torturano i migranti per chiedere riscatti ai familiari.

Foto di Migane Megag

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