Al termine della settimana nazionale dell’ambiente di Gibuti il governo locale ha annunciato e inaugurato un osservatorio di ricerca per studiare l’impatto del cambiamento climatico. L’Osservatorio, istituito con l’assistenza dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), aiuterà il Paese, sempre più soggetto a siccità e carestia, a gestire meglio le risorse idriche e alimentari che sono sempre più minacciate dal riscaldamento globale. Lo si apprende da un comunicato Aiea.
L’Osservatorio regionale di ricerca sull’ambiente e il clima (Rroec), utilizzerà le tecniche nucleari e correlate per produrre dati e modelli climatici che possono informare le decisioni politiche sull’adattamento climatico e sulla resilienza per il Paese e, potenzialmente, per l’intera Africa orientale. “Grazie all’Aiea e ad altri partner, questo Osservatorio è diventato realtà: siamo in grado di mettere in atto modelli affidabili e operativi per l’adattamento ai cambiamenti climatici e una resilienza duratura” ha dichiarato il presidente della Repubblica di Gibuti e capo del governo Ismaïl Omar Guelleh.
Di fronte alla scarsità d’acqua a causa dei bassi livelli di precipitazioni, la popolazione di Gibuti di un milione di abitanti è altamente vulnerabile ai cambiamenti climatici e il paese importa quasi tutto il suo cibo. Si prevede che l’aumento delle temperature, l’aumento dell’aridità, la scarsità d’acqua e l’innalzamento del livello del mare continueranno a influenzare il Paese.