Vulcani estinti, canyon profondi, laghi salati, camini di roccia calcarea che eruttano vapore… I paesaggi della minuscola Repubblica di Gibuti sono unici al mondo. Piccolo come un francobollo, il Paese dell’Africa orientale è infatti in grado di lasciare qualsiasi avventore a bocca aperta.
Fondata dai francesi nel 1888, la città di Gibuti offre numerose attrazioni. Meritano una visita: Piazza Menelik ubicata nel centro della città, il Parco Lagarde con tanto verde e alcuni laghetti, la Moschea Hamoudi (costruita nel 1906) e il Palazzo Presidenziale. A Gibuti è inoltre possibile gustare ottimi pasti: piatti di pesce ma anche riso, carne, pasta, cucinati in modo eccellente.
E’ però fuori dalla capitale che si aprono gli scenari più incredibili. Tra le tante meraviglie, segnaliamo il Lago Assal: uno dei fenomeni più spettacolari dell’Africa. Si tratta infatti del punto più basso del continente (-155m). Circondato da vulcani dormienti, è caratterizzato dal bianco dei cumuli di sale e di gesso che lo circondano e che si estendono per circa una decina di chilometri.
Anche la Baia di Ghoubbet, appena sotto il Lac Assal, merita una visita. E’ uno dei luoghi migliori al mondo per avvistare squali balena. Il periodo perfetto per vederli è tra novembre e gennaio, poiché, dopo aver migrato dalle acque ricche di plancton, raggiungono le acque del Golfo di Tadjoura per riprodursi.
A nord del Lac Assal, invece, si ergono i Monti Goda la cui cima più alta raggiunge i 1750 metri: la meta ideale per chi ama le escursioni ma anche per chi desidera immergersi nella cultura del popolo Afar. Questa zona è il polmone verde del Paese, per lo più ricoperto da terra arida.
Vera chicca della piccola nazione è anche il sito di arte rupestre di Abourma caratterizzato da incisioni molto articolate che raffigurano uomini e animali che non abitano più la zona come giraffe, struzzi e kudu. Scoperto nel 2008, questo sito archeologico è situato a una trentina di chilometri a nord-est della cittadina di Randa.
Viaggiando dalla capitale al Lago Abbe (lago salato situato al confine tra Etiopia e Gibuti) ci si addentra in uno spettacolo della natura: la Grand Barra, ossia una pianura desertica che si estende per una trentina di chilometri in lunghezza e una dozzina di larghezza. Era un tempo un lago ed è impossibile non notarla: è infatti una distesa di argilla bianca secca percorsa da profondi solchi.
Visitare Gibuti è, indubbiamente, un’esperienza che rimarrà nel cuore.
(Valentina Giulia Milani)