Almeno 20 migranti sono morti ieri lungo la costa dell’Africa orientale di Obock a Gibuti. Secondo la ricostruzione dell’Organizzazione internazionale delle migrazioni (Oim), trafficanti di esseri umani li avrebbero “spinti fuori da una barca una volta al largo”.
Mohammed Abdiker, direttore regionale per l’Est e il Corno d’Africa dell’Oim, ha detto su Twitter che la barca era in viaggio verso lo Yemen quando è avvenuto il fatto.
Yvonne Ndege, portavoce regionale dell’Oim, ha detto ai media locali che i trafficanti hanno gettato persone in mare, dicendo che la barca era sovraffollata. “La barca è partita da Oulebi, Gibuti, con 200 migranti, tra cui donne e bambini – ha dichiarato -. I trafficanti hanno iniziato a gridare che c’erano troppe persone a bordo e hanno iniziato a gettare persone in mare. I sopravvissuti sono in cura presso il Centro di risposta ai migranti dell’Oim a Gibuti”. Finora sono stati recuperati cinque corpi, ha aggiunto.
I migranti erano principalmente etiopi e somali. Ogni anno migliaia di giovani migranti africani cercano di raggiungere lo Yemen dilaniato dalla guerra spostandosi poi in cerca di lavoro nei Paesi del Golfo.
Secondo l’Oim, questa è stata la terza tragedia del genere in meno di sei mesi.