Giornata Mondiale contro il cancro, i dati allarmanti dell’Africa

di Valentina Milani

I casi di tumore maligno nel continente africano sono più che raddoppiati in nemmeno dieci anni, passando da 338.000 casi riportati nel 2002 a quasi 846.000 casi nel 2020. A darne notizia è l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) che, in occasione della Giornata Mondiale contro il cancro, ha comunicato i dati aggiornati della malattia in Africa. Le forme più comuni, precisa Oms, sono i tumori del seno, della cervice, della prostata, dell’intestino, del colon, del retto e del fegato.

Nel discorso tenuto per commemorare la Giornata Mondiale del cancro, il direttore regionale dell’Oms per l’Africa, il dottor Matshidiso Moeti, ha detto che l’attuale attenzione dovrebbe essere rivolta all’attuazione di un sistema di monitoraggio completo e all’investimento in innovazioni digitali per migliorare la cura del cancro. Moeti ha precisato che i fattori di rischio includono l’età avanzata e la storia familiare, l’uso di tabacco e alcol, una dieta ricca di zucchero, sale e grassi, l’inattività fisica, il sovrappeso e l’esposizione a sostanze chimiche specifiche. Ha anche parlato dei fattori che promuovono l’aumento dei casi di tumore, dicendo che l’interferenza dell’industria è una sfida crescente, compresa la promozione e la commercializzazione di prodotti noti che causano la malattia, come il tabacco.

In molte comunità africane le persone hanno un accesso limitato allo screening del cancro, alla diagnosi precoce e al trattamento. Inoltre, come ha messo in luce il direttore regionale, solo circa il 30% dei bambini con diagnosi di cancro sopravvive, rispetto all’80% dei bambini nelle economie ad alto reddito. Ha detto che l’assistenza sanitaria per i malati di cancro dovrebbe essere integrata in pacchetti di benefici e schemi di assicurazione sociale.

L’Oms ha anche sottolineato che l’accesso alle cure del cancro è attualmente reso ancor più difficoltoso dalla pandemia di covid-19.

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