Giornata Mondiale dell’Alimentazione, al centro il diritto al cibo

di claudia

“Diritto al cibo per una vita e un futuro migliori”: è questo il tema scelto quest’anno per la Giornata mondiale dell’alimentazione, che viene celebrata oggi con una cerimonia prevista al quartier generale dell’Organizzazione mondiale per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao) in occasione del World Food Forum in corso a Roma e attraverso altre centinai di di eventi e attività di sensibilizzazione in tutto il mondo.

Istituita proprio dalla Fao nel 1979 questa giornata mira a sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle sfide più urgenti del nostro tempo: garantire un accesso equo e sostenibile al cibo per tutti.

Sottolineando la decisione di aver voluto dedicare la giornata mondiale dell’alimentazione al cibo, la Fao ha voluto ricordare come benché gli agricoltori in tutto il mondo producano quantità di cibo superiori al fabbisogno dell’intera popolazione globale, purtroppo la fame continua a persistere: 733 milioni di persone soffrono la fame a causa di conflitti armati, ricorrenti shock climatici e crisi economiche, che hanno gravissime ripercussioni sulle fasce povere e vulnerabili, molto spesso composte da famiglie di agricoltori, con conseguente aumento delle disuguaglianze tra i Paesi e a livello locale.

A livello regionale, le tendenze variano in maniera significativa: la percentuale della popolazione afflitta dalla fame continua ad aumentare in Africa, che resta la regione con la più alta incidenza della fame dove 1 persona su 4 soffre di malnutrizione, mentre si è stabilizzata in Asia. Se queste tendenze continueranno, nel 2030, ci saranno circa 582 milioni di sottoalimentati cronici, la metà dei quali in Africa.

Il tema vuole infatti invitare a riflettere sull’importanza di trasformare i sistemi alimentari globali in modo da renderli più inclusivi, resilienti e sostenibili. Anche il mancato accesso a una dieta sana per ragioni economiche rappresenta infatti un grave problema, che investe oltre un terzo della popolazione globale. Sulla scorta dei nuovi dati sui prezzi dei generi alimentari e dei miglioramenti metodologici introdotti, il rapporto rivela che, nel 2022, oltre 2,8 miliardi di persone non hanno potuto permettersi un’alimentazione sana. Queste disuguaglianze sono particolarmente pronunciate nei paesi a basso reddito, dove il 71,5 percento della popolazione non ha accesso a una dieta sana, rispetto al 6,3 percento degli abitanti dei paesi ad alto reddito. Più nello specifico, la percentuale è scesa al di sotto dei livelli pre-pandemici in Asia e in America settentrionale ed Europa, mentre è salita enormemente in Africa. 

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