Serve un’assistenza più efficace e completa per i bisogni delle famiglie delle persone scomparse a causa di conflitti armati, disastri naturali o migrazioni: è l’appello lanciato dal Niger da Laila Eddouieb, del Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr), in occasione della Giornata mondiale delle persone scomparse o vittime sparizioni forzate, che ricorre oggi nel mondo.
Secondo l’agenzia di stampa nigerina, che si riferisce a un’intervista rilasciata dalla la delegata Protezione-Scomparsa-Migrazione del Cicr in Niger, il significato dell’odierna commemorazione “deriva dalla crescente preoccupazione per le sparizioni che le Nazioni Unite hanno espresso durante l’Assemblea generale il 21 dicembre 2010 per l’aumento in varie regioni del mondo delle sparizioni forzate o involontarie, compresi arresti, detenzioni e rapimenti.” Nel complesso, il Cicr ha registrato più di 210.000 persone scomparse in tutto il mondo. “Una persona scomparsa, ha spiegato Eddouieb, è qualcuno di cui non si è mai più sentito parlare. Può essere detenuta, trovarsi in un campo profughi, in un Paese straniero, persa in mezzo al deserto o in fondo al Mediterraneo.
In Niger, il team della Croce rossa preposto alla questione è spesso chiamato da madri che cercano un figlio, da mariti che cercano le mogli. La Croce rossa, infatti, godendo di privilegi speciali grazie al suo status di attore umanitario neutrale, ha sviluppato “competenza nel campo della ricerca dei membri delle famiglie scomparse. L’obiettivo è sensibilizzare le autorità, le forze armate, le organizzazioni nazionali e internazionali, compresa la rete globale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, nonché il pubblico in generale, sia al tragico problema delle persone scomparse nel quadro dei conflitti armati o una situazione di violenza interna, che all’angoscia delle loro famiglie”.
In Niger in particolare, la Croce Rossa nigeriana e il Cicr, in uno sforzo congiunto, hanno messo a disposizione 6 chioschi lungo il percorso dei migranti che attraversano il Niger, per facilitare il mantenimento dei contatti familiari. Inoltre, anche il Movimento di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa ha investito nello sfruttamento delle opportunità digitali per facilitare il ripristino dei legami familiari tra le famiglie disperse. Una piattaforma digitale chiamata “trave the face” è nata per consentire alle persone vittime di sparizioni o separazioni familiari di potersi iscrivere e/o ricercare un familiare.
Da gennaio 2021 a luglio, il Cicr ha facilitato più di 11.564 telefonate gratuite non solo a sfollati o rifugiati al fine di ripristinare e/o mantenere i legami familiari nella regione di Diffa , di Tahoua settentrionale, a beneficio dei migranti che passano attraverso le città di Agadez, Arlit, Dirkou e dal villaggio di Seguedine.