Gli abiti per le bambole si intrecciano con storie e tradizioni africane

di claudia

di Claudia Volonterio

Raccontare storie africane attraverso i giocattoli. Questo il sogno della creativa ghanese Susette Adjoa, diventato realtà quando ha deciso di creare Cheza Toys (gioco in swahili), una linea di vestiti per le bambole composta da abiti capaci di riflettere le culture africane, in particolare quella ghanese. Dei fili intrecciati con racconti e tradizioni millenarie per consentire ai bambini del continente e non solo di comprendere meglio le proprie radici.

La storia di Adjoa, resa nota da OkayAfrica, ha inizio intorno al 2014, quando la designer ha cominciato a disegnare bambole. Negli anni si era resa conto che la maggioranza delle bambine del continente si trovano più spesso a giocare con una bambola “bianca” rispetto a dei modelli con la carnagione scura. La sua linea di bambole, concretizzata nel 2018, nasce dal tentativo di colmare questa mancanza ed è il suo punto di partenza. Come lei, altri designer del continente negli anni si sono attivati per realizzare bambole in grado di rispondere a questo bisogno di rappresentazione e rispecchiamento. Un importante compito riservato non solo ai libri e ai mezzi audiovisivi, che i giocattoli sono in grado di assolvere, trovandosi alla portata di tanti bambini.

Ma la vera svolta per Cheza sono gli abiti che Adjoa ha pensato di realizzare per le bambole, intrecci colorati portatori di storie e tradizioni africane millenarie. La maggioranza sono ispirati agli abiti tradizionali ghanesi, patria della designer, e vengono realizzati con ritagli di tessuto.

“La moda africana non è solo moda. Ogni motivo, ogni significato, ogni filo cucito per realizzare questi capi racconta una storia”, spiega ad OkayAfrica Urian Ross, il socio in affari di Adoja.

Cheza Toys collabora con creativi locali con l’intento di celebrare le differenze culturali del continente, puntando a rivoluzionare l’industria dei giocattoli.

Le storie intrecciate con i tessuti, i colori e i modelli degli abiti richiamano le tradizioni africane e particolarità della cultura ghanese. Molti racchiudono peculiarità poco conosciute, come si evince dal profilo Instagram del marchio che esplica bene i significati simbolici racchiusi in molti di loro. Per esempio, per un top con una farfalla il racconto riguarda proprio la diffusione di questi esemplari nel Paese. “Sapevi che il Ghana protegge quasi 1.000 specie di farfalle? – si legge sul profilo – E le restanti foreste sembrano conservare la loro ricchissima biodiversità. Le foreste pluviali ghanesi nel sud del Ghana ospitano oltre 800 di queste specie di farfalle”.

Un linguaggio visivo su cui puntare, quello dei giocattoli, anche alla luce di un recente rapporto da cui emerge che giocattoli e i giochi tradizionali in Africa e Medio Oriente sono due dei mercati di giocattoli in più rapida espansione al mondo.

Foto tratte dal profilo Facebook di Cheza Toys.

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