La Namibia celebra in questi giorni l’annuale settimana dedicata alla conservazione del patrimonio culturale del Paese. Una delle arti che gli artisti e artigiani namibiani stanno cercando di preservare è l’antica arte dell’intaglio del legno, non soltanto trasmettendo questa abilità alle nuove generazioni, ma puntando a raggiungere un mercato sempre più internazionale.
Le regioni orientali e occidentali di Kavango nel nord-est della Namibia sono conosciute, riporta l’agenzia Xinhuha, come la terra natale in Namibia per l’intaglio del legno. Tale abilità si trasmette da una generazione all’altra. Negli ultimi anni gli artisti si sono spostati in altre parti del Paese per esplorare mercati alternativi, in particolare a Okahandja, una città a 70 km a nord di Windhoek, la capitale della Namibia.
Lungo la strada principale della città lavorano all’aperto tanti artigiani che si dedicano a questa antica tecnica dell’intaglio. Lo spazio dove lavorano è molto frequentato e permette di rendere un’attività artistica dal forte valore culturale un vero e proprio mezzo di sostentamento. Hiipo Johannes, uno degli artigiani che fanno affari con l’arte dell’intaglio nel mercato di Okahandia ha riferito all’agenzia Xinhuha l’importanza di questo nuovo spazio: “Mio padre mi ha insegnato come intagliare il legno e trasformarlo in prodotti utili e oggetti di arredamento. Non ho mai sognato di commercializzare l’attività di intaglio del legno, ma l’esposizione qui l’ha cambiata. L’attività artistica è ora la mia ancora di salvezza”.
Diversi gli oggetti realizzati con questa tecnica e venduti a Okahandja: piatti, supporti, tazze, canoe, statue di animali selvatici, solo per citarne alcuni. I prodotti sono venduti alla gente del posto e ai visitatori stranieri.
Gli artisti si sono uniti in una sorta di cooperativa per facilitare le strategie di marketing e divisione del lavoro, oltre a condividere, laddove necessario, strumenti e macchinari. Se inizialmente il lavoro di intaglio veniva fatto solo a mano, per facilitare la realizzazione degli oggetti oggi vengono impiegate talvolta anche delle macchine.
Un altro fiore all’occhiello di questa antica tecnica tradizionale della Namibia è il rispetto per l’ambiente, poiché gli artigiani utilizzano solo legname autorizzato e definito come “scarto” dalle autorità locali.
Questo modello di business ha consentito a più di cinquanta artisti che operano nello spazio aperto di generare reddito e sopravvivere grazie alla propria arte. Uno degli obiettivi è quello di utilizzare le piattaforme dei social per aumentare la visibilità e di conseguenza puntare a un’attività commerciale sempre più internazionale
“Man mano che più turisti torneranno dopo la piena riapertura dell’economia, i social media ci promuoveranno per raggiungere una clientela più internazionale. Aspiriamo a fungere da hub unico per le opere d’arte fatte a mano, mettendo in mostra la ricca cultura della Namibia attraverso l’arte”, ha affermato uno degli artigiani intervistati.