Una capsule collection ispirata al mondo delle maschere rituali africane che contamina simboli ancestrali, suggestioni artistiche e street-style. A firmarla la sartoria italo-senegalese KeChic, in omaggio alle icone culturali forse più note del Continente, già al centro degli studi di pittori come Modigliani, Picasso e Matisse. Tre diversi “volti” da indossare, ripresi dalla tradizione, ognuno con il suo specifico messaggio…
“Dietro la maschera non c’è l’uomo che la indossa, ma lo spirito che la rappresenta”, recita un detto africano. Perché nel Continente Nero la maschera rituale ha il potere di creare un ponte tra quello che si vede e quello che non si vede, tra il mondo reale e ciò che lo trascende.
Per l’estate 2023 la sartoria sociale KeChic vuole celebrare l’icona culturale africana forse più familiare in Occidente, forma rielaborata nella moda e nell’arte, elemento indispensabile nei momenti più importanti della vita collettiva del villaggio: cerimonie religiose, riti di iniziazione, benedizioni e preghiere agli antenati.
Tre maschere della tradizione sono riprodotte in una capsule collection di iconiche T-shirt, reinterpretate dalle matite dell’illustratrice Anna Sutor.
La maschera color sabbia si chiama Pongdudu, appartiene all’etnia Boa della Repubblica democratica del Congo, dove è associata alle feste per la vittoria. Chi lo indossa richiama energia, potenza e positività.
C’è poi il volto verde di una maschera Kongo Yombe, viene anche lei dalla ritualità congolese, ma il suo uso non è chiaro: indossarla significa richiamarsi alla forza del mistero.
Infine i lineamenti blu di una Ntomo Bamana, originaria del Mali. Appare nei riti di iniziazione che segnano il passaggio dall’adolescenza all’età adulta. Chi danza con questa maschera ha ormai raggiunto la conoscenza della vita e dell’universo.
E poi un packaging super speciale: un contenitore per cibo, in pronta consegna come fosse cous cous, con la scritta…READY TO WEAR e una cornicetta tribale sui lati, pensata dalla grafica Orith Kolodny. Perfetta confezione regalo.
Maschere come vestiti, metafora di quello che vorremmo essere, simbolo di come vorremmo sentirci. Voi quale scegliereste?