Gli stati insulari e costieri dell’Africa uniti per la difesa del clima e della biodiversità

di claudia
costa, montagna

Con l’intento di contribuire agli sforzi per il cambiamento climatico, sette stati insulari africani e cinque Paesi costieri dell’Oceano Indiano occidentale hanno adottato la Dichiarazione di Moroni e il Processo Moroni, a conclusione della riunione interministeriale della conferenza sull’economia blu e l’azione per il clima in Africa azione per il clima tenutasi a Moroni, nell’Unione delle Comore, la scorsa settimana.

Gli stati insulari e costieri dell’Africa si impegnano a investire di più a favore della conservazione della biodiversità e del clima. È stato concordato di seguire un approccio trasformativo e collettivo, incoraggiando la resilienza di fronte al cambiamento climatico. È stata inoltre evidenziata la necessità di far emergere un modello di economia sostenibile, integrando i pilastri dello sviluppo sostenibile, economico, sociale e ambientale.

La conferenza ministeriale ha portato anche al processo di Moroni. Si tratterà di portare avanti e difendere i termini della dichiarazione di Moroni in altri incontri regionali e internazionali sull’azione per il clima e lo sviluppo sostenibile, in particolare al vertice africano per l’azione per il clima previsto per settembre 2023 in Kenya o alla COP 28 negli Emirati Arabi Uniti. I lavori della conferenza ministeriale hanno permesso di disporre di meccanismi in grado di mobilitare fondi per il finanziamento della protezione della natura.

“Una delle attività da svolgere durante i tre giorni che ci hanno riuniti qui è stata la definizione di un meccanismo che ci consenta di elaborare un progetto concreto che consenta di mobilitare il fondo per avviare azioni di conservazione la natura come parte della grande muraglia blu. Penso che la dinamica ci sia”, ha dichiarato Mama Keita, direttrice per l’Africa orientale della Comunità economica dele Nazioni Unite per l’Africa (Eac).

Parallelamente agli sforzi per preservare la Grande Muraglia Verde, Capo Verde, Guinea-Bissau, Kenya, Madagascar, Mauritius, Mozambico, Sao Tome e Principe, Seychelles, Somalia, Sudafrica, Tanzania e Comore affermano di riconoscere il potenziale del concetto della “grande muraglia blu”, altrettanto decisiva per la conservazione del clima, per garantire la sostenibilità della sopravvivenza sul pianeta. 

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