Gli Stati Uniti sostengono la creazione di due seggi permanenti per l’Africa in seno al Consiglio di sicurezza dell’Organizzazione delle Nazioni Unite. Lo ha dichiarato nei giorni scorsi l’ambasciatrice Usa presso l’Onu, Linda Thomas-Greenfield. “È quello che i Paesi africani sentono e crediamo che sia giusto”, ha precisato la diplomatica.
Anche se l’ingresso di due rappresentanti africani non cambierebbe il diritto di veto di cui godono cinque potenze – Usa, Russia, Cina, Francia e regno Unito – segnerebbe un notevole passo significativo per il continente africano, i cui leader rivendicano più spazio nei grandi centri decisionali mondiali.
Anche la Russia difende ormai l’idea di una ricomposizione del Consiglio di Sicurezza, con più spazio per l’Africa. Oggi, quasi il 30% dei Paesi membri delle Nazioni Unite sono africani. Prima delle guerre in Ucraina e Gaza, l’agenda del Consiglio di Sicurezza era principalmente dedicata alle questioni africane. Eppure il continente conta attualmente solo tre seggi non permanenti. Lo stesso Segretario Generale dell’Onu, António Guterres, ha dichiarato mercoledì che il Consiglio di Sicurezza ha un problema di legittimità e deve essere riformato.