Gli Stati Uniti hanno intensificato le pressioni sui loro alleati in Medio Oriente per chiedere l’espulsione dei mercenari del gruppo Wagner, appaltatore militare russo con stretti legami con il presidente Putin, presenti in Libia e in Sudan, dove si è espanso negli ultimi anni. Lo riporta l’Associated Press.
L’amministrazione Biden sta dando grande priorità alla lotta contro i mercenari russi: negli ultimi mesi gli Stati Uniti hanno imposto nuove sanzioni al gruppo Wagner per il suo ruolo nella guerra della Russia in Ucraina. Il gruppo Wagner, di proprietà dell’oligarca russo Yevgeny Prigozhin, è descritto dal Pentagono come un surrogato del ministero della Difesa russo. Il Cremlino ha sempre negato ogni connessione.
Negli ultimi mesi Washington ha esercitato forti pressioni su Egitto ed Emirati Arabi Uniti chiedendo di fare pressioni, a loro volta, sui leader delle giunte militari di Sudan e Libia, in questo caso Haftar che controlla ancora la Tripolitania, affinché interrompano i loro legami con il gruppo Wagner.
La presenza di Wagner in Sudan è sempre stata associata ai rapporti con l’ex-dittatore Omar al-Bashir, mentre ora il gruppo lavora a stretto contatto con la nuova giunta militare al potere. In Libia, è associato al comandante militare con sede in Libia orientale, Khalifa Haftar. Wagner dispiega anche migliaia di operatori in altri paesi africani e mediorientali, come Mali, Libia, Sudan, Repubblica Centrafricana e Siria. Il suo obiettivo in Africa, dicono gli analisti, è sostenere gli interessi della Russia in un contesto di crescente interesse globale per il continente, ricco di risorse. Secondo un recente rapporto di esperti delle Nazioni Unite, i miliziani del gruppo russo in Mali avrebbero commesso numerose atrocità sulla popolazione civile.
Il ruolo del gruppo in Libia e Sudan è stato centrale nei recenti colloqui tenutisi tra il direttore della Cia William Burns e funzionari in Egitto e Libia durante tutto il mese di gennaio. Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha anche discusso del gruppo direttamente con il presidente Abdel Fattah al-Sisi nel corso di un viaggio al Cairo, a fine gennaio. Burns e Blinken hanno chiesto al governo di al-Sisi di aiutare a convincere i generali al governo in Sudan, e Haftar, a porre fine ai loro rapporti con il gruppo Wagner.